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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • I numeri dell'economia

    L'analisi dei dati del rapporto elaborato dal Ministero dell’Istruzione.
     
    Migranti a scuola? Al Sud di più nei licei In Campania gli studenti stranieri nati in Italia rappresentano solo il 33,8% del totale

    In aumento gli studenti stranieri, diminuiscono gli italiani
    di Alfonso Schiavino
    Le scuole della Campania e del Sud possono giocare una grande partita, nelle tempestose sfide migratorie di questi decenni. Due aspetti particolari si fanno notare. Uno è culturale: quando scelgono le superiori, i ragazzi non-italiani delle nostre regioni prediligono i licei. L’altro è un aspetto delicato, perché le aule accolgono anche molti alunni appena sbarcati. Decisori, dirigenti e docenti sapranno cogliere la bellezza di un passaggio epocale? [continua]




    Lo speciale

    Aibe Index. La ricerca conferma che l’Italia perde attrattività rispetto ai capitali stranieri. Investimenti esteri, appeal giù Scende a 40,3 punti l'indice sintetico realizzato dal Censis con l'Associazione Italiana delle Banche Estere (era 47,8 lo scorso anno). Bocciati fisco, giustizia civile e burocrazia. 

    Investitori stranieri più perplessi secondo gli ultimi dati
    Il tema cruciale della capacità di convogliare in Italia capitali dall’estero si rivela uno dei principali “talloni d’Achille” nello scenario complessivo dell’economia nostrana. L'Aibe Index - l'indice sintetico che misura l'attrattività del sistema-Italia - passa da un valore di 47,8 registrato nel 2016 all'attuale 40,3 lungo una scala che va da un minimo pari a 0 a un massimo di 100. “Pur rimanendo superiore al 33,2 del 2014, la riduzione dell'indice è di oltre 7 punti”. L'indice è stato elaborato a partire dalla rilevazione realizzata dal Censis con l'Aibe (Associazione Italiana delle Banche Estere).  [continua]




    Lo speciale 2

    Gli effetti di una primavera climatologica che è stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi.
     
    Incendi, il decalogo Coldiretti Caldo e siccità mix esplosivo. Preoccupa l’avanzata del bosco nei terreni incolti con una densità che li rende del tutto impenetrabili ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza.

    La prevenzione resta strategica nella lotta agli incendi
    “Il rischio incendi è elevato anche in Italia per effetto del caldo e della prolungata siccità con una primavera climatologica che è stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,9 gradi e la terza più asciutta con un deficit di quasi il 50% dopo che anche l’inverno si era classificato al terzo posto tra i più asciutti con il 48% di precipitazioni in meno, con valori di temperatura superiori di 0,49 gradi alla media di riferimento, secondo il Cnr”. E’ lo scenario delineato dalla Coldiretti che, anche in riferimento al drammatico rogo verificatosi in Portogallo, ha divulgato un decalogo contro gli incendi estivi.  [continua]




    Green Style a cura di: Medicert

    Negli ultimi cinque anni le esportazioni italiane di preparazioni e conserve suine sono cresciute del 27% in valore. Export, salumi al top Ismea. L'Italia conquista la leadership mondiale (1,38 miliardi) superando la Germania e punta all'espansione in Usa, Canada e Giappone.

    Il dato è molto rilevante e segna un'ulteriore tappa del processo di crescita di un segmento pregiato dell’agro-alimentare Made in Italy. “Con un valore complessivo di quasi 1,38 miliardi di euro, nel 2016 - spiega l’Ismea - l'Italia ha conquistato la leadership mondiale per le esportazioni di preparazioni e conserve suine, superando la Germania. Lo storico sorpasso è avvenuto soprattutto grazie alla crescita della quota detenuta dall'Italia nei primi tre mercati di sbocco - Germania, Francia e Regno Unito - che, complessivamente, rappresentano circa la metà del valore generato dalle vendite all'estero dei salumi nostrani”. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    “Aree Vaste” come risposta alla domanda di sviluppo delle zone “residuali”. Politica e Alleanze di territorio Cresce la spinta dal basso ad aggregare risorse e competenze nelle filiere dei Comuni, ma resta il macigno delle “siepi” e del localismo che tutela le rendite di posizione.

    L’argomento è di estrema rilevanza strategica per la ripartenza strutturale dei processi di crescita socio-economica in Campania e nelle aree del Mezzogiorno. E - naturalmente - potrebbe ben definirsi di braudeliana lunga durata. In sintesi: perché di fronte alle immani e difficili sfide della produttività e della concorrenza glocale non si riesce a trovare il filo concreto di una grande alleanza di territorio e successivamente di territori [continua]




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