Newsletter del 13/01/2017
L’analisi basata sulle rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior (Unioncamere/Ministero del Lavoro, interviste realizzate tra febbraio e luglio 2016). Lavoro, non c’è posto per i laureati Nel 2016 ottengono solo il sei per cento dei contratti programmati dalle aziende in provincia di Salerno. E le imprese considerano prevalentemente importante la capacità comunicativa scritta e orale (74%).
Sul podio dei cosiddetti “winning jobs” (profili più “gettonati” dal punto di vista delle imprese) in provincia di Salerno si collocano tre “mestieri” che delineano alla perfezione il quadro complessivo delle dinamiche occupazionali nel nostro territorio. In pole position troviamo cuochi, camerieri e baristi; sul secondo gradino addetti non qualificati nelle attività commerciali ed al terzo posto gli operatori di macchinari fissi in agricoltura e nell’industria alimentare. La “classifica” si base sulle rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior (Unioncamere/Ministero del Lavoro, interviste realizzate tra febbraio e luglio 2016). [continua]
Il modesto incremento registrato deriva da un aumento della domanda di beni (+0,2%) e di servizi (+0,1%). Consumi, famiglie sempre prudenti L'indicatore Confcommercio (Icc) a novembre 2016 è salito dello 0,1% rispetto ad ottobre e dello 0,3% sullo stesso mese del 2015. Per gennaio 2017 previsto un aumento dello 0,2% congiunturale e dello 0,9% su base annua.
I dati della proiezione sulla base dei rilevamenti Istat relativi al commercio estero nei primi nove mesi del 2016.
Coldiretti. Export alimentare boom
Raggiunta quota 38 miliardi. Circa i tre quarti dei flussi di merci in uscita si rivolgono ai Paesi dell’Unione Europea. Il mercato comunitario aumenta del 4%.
Il provvedimento allinea la normativa italiana al regolamento Ue n.1169/11. Latte. Origine in etichetta Dal prossimo mese di aprile scatta l’obbligo di indicare la provenienza della materia prima della filiera lattiero-casearia. Con ritardo si attiva una maggiore tutela per le produzioni Made in Italy.
A festeggiare l’Epifania in maniera tradizionale circa 16,8 milioni di italiani, un numero in crescita (di almeno 800mila persone) rispetto allo scorso anno. La befana? Vale 980 milioni di euro Indagine Confesercenti. Diminuisce la spesa media. Il budget stanziato per i dolci ai bambini è di 58 euro in media a persona, il 9% in meno del 2016.