Newsletter del 09/06/2017
Il dibattito sui nuovi modelli di sviluppo segnala l’urgenza di mettersi alle spalle la stagione del vetero/municipalismo. Tra smart city e smart land I territori “intelligenti” si collocano nella dimensione delle aree vaste e puntano ad interagire con le grandi reti per attrarre investimenti e flussi di turismi “taylor made”.
Nel 2014 il V.A. (a prezzi correnti) della provincia di Salerno è stato pari a 16,9 miliardi di euro (l’1,16% del totale nazionale). La crisi? E’ costata 510 milioni Nel periodo compreso tra il 2007 ed il 2014 il valore aggiunto della provincia di Salerno è diminuito di 510 milioni di euro, pari al -2,9% (nostre elaborazioni su dati Istat).
di Paolo Coccorese
ed Ernesto Pappalardo
Quanto vale la ricchezza prodotta dal sistema economico in provincia di Salerno? Quali sono i “confini” in termini di peso complessivo dei vari comparti nel nostro territorio? E, soprattutto, quanto è costata la crisi alle aziende nei lunghi anni della recessione? Dare risposte a questi interrogativi consente di orientarci meglio nella “geografia” di interpretazioni, spiegazioni, “pretese” della politica e degli attori sociali che evidentemente non tengono sempre conto della realtà. [continua]
Il documento, firmato nel mese di aprile del 2016, è stato riprogrammato dalla Regione Campania e approvato dal Governo. “Patto” con aeroporto e metro Fra i progetti da realizzare in provincia di Salerno:ferrovia dell'Università, Cilentana, implementazione della mobilità in Costiera Amalfitana, fondi per istituzioni culturali e Zona Economica Speciale (retro-porto).
Un portafoglio di progetti specifici, dalla metropolitana alla Zona Economica Speciale per le aree retro-portuali dello scalo commerciale, più la quota parte dei programmi interprovinciali e regionali. Questi impegni “salernitani” sono scritti nella nuova stesura del Patto per lo Sviluppo della Campania, ratificata alcuni giorni fa dalla Regione. Fra gli interventi: aeroporto, Ruggi, fiume Sarno, strada Cilentana, mobilità in Costiera Amalfitana e ferrovia dell’Università. [continua]
“Un patrimonio che rappresenta uno dei migliori biglietti da visita del nostro Paese”. Il 2018 anno del cibo italiano Ministero dell’Agricoltura e Ministeri dei Beni Culturali e del Turismo in campo per promuovere la piena integrazione di due “filiere” in grado di attrarre flussi di visitatori da tutto il mondo.
Dopo la dinamica negativa nel corso del 2016 arriva l’inversione di tendenza. Si amplia il budget delle famiglie. Più alimenti confezionati Ismea. Trend particolarmente positivo per questa tipologia di offerta per la frutta fresca (+8,7%), gli ortaggi (+6,6%) e i prodotti ittici (+2,9%).