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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Glocal di Ernesto Pappalardo

    La buona notizia arriva dal Rapporto Symbola-Unioncamere sulle imprese che investono per ridurre l’impatto del loro ciclo produttivo. La sfida green? Non è ancora un gioco di squadra La compatibilità e la sostenibilità ambientale dell’industria sono indispensabili in territori ad alta vocazione turistica ed agro/alimentare. Non si parte certamente da zero, ma occorre mettere a sistema una propensione che certamente è diffusa, ma non ancora abbastanza.

    La buona notizia arriva dal Rapporto Symbola-Unioncamere sulle imprese green/oriented (vedi altro servizio sul numero di questa newsletter online da venerdì 28 ottobre 2016), attente, cioè, ad investire in prodotti e tecnologie per conseguire un maggiore risparmio energetico o per attutire il più possibile l’impatto ambientale derivante dalla propria attività. La provincia di Salerno si conferma tra le più sensibili su questo versante anche in termini di richiesta di nuovi profili professionali: ingegneri ambientali, risk manager, bioarchitetti, progettisti di impianti solari, eco-brand manager, carpentieri specializzati nella costruzione di tetti iper-isolati, esperti di bonifiche, green copywriter, solo per fare gli esempi principali. Significa che, nonostante il quadro complessivo dell’economia locale non segnali trend particolarmente entusiasmanti, continua a crescere un tipo di imprenditorialità che conosce perfettamente le vere sfide da vincere. [continua]




    I numeri dell'economia

    Lo scenario che emerge dai dati del settimo Rapporto “GreenItaly” di Fondazione Symbola e Unioncamere. Salerno nella top venti delle aziende “green” La nostra provincia  si colloca al quindicesimo posto con 6.430 imprese e 490 assunzioni. In Campania è preceduta soltanto dall’area partenopea (quarta posizione in Italia con 12.370 aziende e 3.050 posti di lavoro).

    La provincia di Salerno si conferma green oriented
    (Er.Pa.) - Salerno nella top venti delle province con più aziende “green”. La graduatoria - elaborata da Fondazione Symbola ed Unioncamere  all’interno del Rapporto “GreenItaly 2016” (settima edizione) presentato nei giorni scorsi - prende in considerazione il valore assoluto di imprese (con almeno un dipendente nei settori dell’industria e dei servizi) che tra il 2010 e il 2015 hanno investito - o prevedono di investire nel 2016 - in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale; e di attivare assunzioni non stagionali di “green jobs” in senso stretto programmate entro l’anno (calcolate sul totale della domanda di lavoro provinciale). I profili professionali più richiesti? Agronomo, ingegnere ambientale, risk manager, ingegnere energetico, chimico ambientale, bioarchitetto, ingegnere ambientale, progettista di impianti solari, eco-brand manager, carpentiere specializzato nella costruzione di tetti iper-isolati, esperto di bonifiche, tecnico del risparmio energetico, green copywriter.   [continua]




    Lo speciale

    Scelta tra oltre 1500 aziende di tutto il mondo, è entrata a fare parte del programma #Wcap di TIM.
     
    Agricoltura intelligente? Ecco Evja OPI, il sistema di supporto decisionale sviluppato per le imprese rende disponibili le tecnologie più avanzate dell’Internet Of Things  per il circuito dell’agribusiness. E’ possibile risparmiare risorse e tempo, utilizzando meno fitofarmaci e ottenendo un prodotto più “bio”.

    Luca Iovine
    di Luca Iovine*
     
    Nata nel 2015 a Napoli Est in un’area pubblica di co-working, Evja è una startup attiva nel settore dell'Internet Of Things. Scelta tra oltre 1500 aziende di tutto il mondo, l’azienda è entrata a far parte del programma #Wcap di TIM, e proprio con il colosso della telefonia e con il patrocinio della Regione Campania si è presentata all’edizione milanese dello SMAU, dal 25 al 27 Ottobre. OPI, il sistema di supporto decisionale per aziende agricole sviluppato da Evja, mette le tecnologie più avanzate dell’IoT a servizio dell’agribusiness. Dal punto di vista hardware, una rete di sensori connessa in modalità wireless che funziona in modo autonomo viene “seminata” nel terreno. Il software si avvale di modelli previsionali all’avanguardia e consente l’elaborazione in tempo reale delle informazioni provenienti dai sensori.
    http://kisskiss.it/ascolta-le-repliche/sermons.html?catid=148
     @LucaIovine6
    Company Trainer [continua]




    Lo speciale 2

    Pubblicato il 17 ottobre scorso sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell'Ambiente. Bonus amianto, il 16 novembre click day Fino al 31 marzo 2017 la verifica dei requisiti e poi l’ammissione delle domande arrivate prima, fino all'esaurimento del limite di spesa complessivo, pari a 17 milioni di euro.

    Gaetano Longobardi www.contributipmi.it
    di Gaetano Longobardi*
    Il problema della diffusa presenza di amianto nelle infrastrutture produttive resta una criticità estremamente gravi per la tutela della salute dei lavoratori e per la salvaguardia degli equilibri ambientali. Ora si apre un’opportunità per le aziende che hanno urgenza di procedere ad urgenti interventi di risanamento dei siti nei quali sono insediate. Sono state rese disponibili le norme attuative del bonus per la bonifica dall'amianto con la pubblicazione (17 ottobre scorso) sulla Gazzetta Ufficiale dello specifico decreto del Ministero dell'Ambiente che detta le disposizioni applicative per usufruire del credito di imposta introdotto dal cosiddetto Collegato Ambientale (la legge sulla green economy di dicembre dello scorso anno (legge 221 del 2015). Il bonus è stato fissato nella misura del 50 per cento delle spese sostenute per le imprese che nel 2016 hanno effettuato (o effettueranno) interventi di bonifica dall'amianto su beni e strutture produttive. Le domande di ammissione vanno presentate dal 16 novembre al 31 marzo 2017 attraverso la piattaforma informatica del Ministero dell'Ambiente. Il Ministero verificherà i requisiti e poi ammetterà le domande arrivate prima, fino all'esaurimento del limite di spesa complessivo, pari a 17 milioni di euro.
    *Fondatore ed Amministratore del sito www.contributipmi.it [continua]




    Green Style di Mario Gallo

    Il trend. Il fenomeno della nuova imprenditoria giovanile nel settore dell’agricoltura. Così  il “bio” Made in Salerno ha conquistato Mc Donald’s La società guidata da Ida Adinolfi  - certificata per la produzione e la vendita “green”, all’interno dell’omonimo Gruppo guidato dal padre Giovanni con oltre 100 addetti e con un giro di affari di circa 16 milioni di euro annui - è stata fondata nel 2013 e si estende su 35 ettari di serre.
     

    Il fenomeno della nuova imprenditoria giovanile nel settore dell’agricoltura ha caratteristiche ben precise che vale la pena di approfondire. Non si tratta soltanto di percorsi stimolati dalla carenza di occupazione, ma di scelte precise, basate sulla valutazione delle notevoli potenzialità di crescita che il comparto primario – soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno – non ha ancora espresso. E’ interessante notare che l’incidenza percentuale (4,6%) del valore aggiunto del comparto su quello totale della provincia di Salerno (anno 2014)  è nettamente superiore al dato regionale (2,7%), a quello riferito all’area Sud/Isole (3,7%) e a quello nazionale (2,2%). Ida Adinolfi (nella foto), poco più che ventenne salernitana, ha messo in piedi un vero e proprio caso d’impresa che identifica in pieno la “rivoluzione” in atto nel settore agricolo. I “ragazzi con la valigia” – gli under 35 che sempre più spesso per realizzare il loro percorso occupazionale sono costretti ad emigrare in altre zone d’Italia o, soprattutto, all’estero – stanno riscoprendo le opportunità offerte dal comparto primario che intercetta i nuovi stili di vita, la maggiore attenzione dei consumatori alla qualità delle produzioni, alla loro tracciabilità.  [continua]




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