I numeri dell'economia
Il quarto e ultimo articolo dedicato all’analisi dei profili “emergenti” di sviluppo nei territori della provincia di Salerno.
Amalfi+Sorrento? The Golden Coast
Il punto nodale risiede nelle criticità della rete di mobilità di cose e persone. Gli accessi – mare, terra, cielo – sono ancora operativi come decine e decine di anni fa.
Una veduta della Costiera Amalfitana
di P.Persico e E.Pappalardo
Questo articolo è apparso sul Mattino (Edizione Salerno) di sabato 17 dicembre. E’ il quarto di una serie di approfondimenti che si pongono l’obiettivo di contribuire ad individuare i nuovi profili economici e produttivi potenzialmente realizzabili del territorio provinciale diviso in quattro sub/comprensori. Può diventare molto difficile immaginare anche solo qualche “pezzo” di futuro di un territorio - la Costiera Amalfitana agganciata al gate di Cava de’ Tirreni - che è da considerare una delle poche isole felici all’interno dello scacchiere provinciale e regionale (e ben oltre questi confini) dal punto di vista di una precisa identità produttiva. La mission è ben chiara, per non dire “imposta” dall’alto (molto dall’alto): turismo/turismi, accoglienza, attrattività in senso lato (cielo, mare, paesaggio, beni culturali, eno/gastronomia: tipica filiera asimmetrica purtroppo ancora non messa del tutto a sistema). [continua]
Lo speciale
In netto miglioramento il segmento delle calzature e degli articoli in pelle che passano dall’ottava posizione del 2015 alla sesta del 2016.
Vendite al top per le profumerie
Lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori sui regali di Natale “incorona” al primo posto - senza considerare il settore alimentare - i prodotti per la cura della persona che si avviano a registrare un incremento mensile del 72,5 per cento.
Articoli di profumeria in vetta alle preferenze
Si possono “misurare” le vendite dei regali più “gettonati” di Natale? Lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori non è basato su un sondaggio, ma sugli incrementi delle vendite del mese di dicembre. In tal modo è possibile stilare la classifica dei regali che a Natale hanno ottenuto il maggior successo nelle vendite, “non in termini di spesa assoluta in euro, ma in termini relativi rispetto alle vendite che quei gruppi di prodotti registrano normalmente nel resto dell’anno, oltre che stimare l’andamento per il 2016”. Va precisato che non sono stati considerati i prodotti alimentari, “non essendo possibile distinguere gli aumenti delle vendite legate al pranzo di Natale e al consumo familiare rispetto ai regali, ossia se il panettone e i cioccolatini sono consumati in famiglia o regalati. Sono, quindi, esclusi dalla classifica possibili regali alimentari come cesti alimentari, cioccolatini, pandori ecc ecc”. [continua]
Lo speciale 2
Nell’ultimo anno, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze, giro di affari per un valore di 381,2 milioni di euro.
Il dolce Made in Italy sfonda all’estero
Confartigianato ha redatto la classifica dei Paesi più “golosi”. In testa la Francia seguita da Germania e Regno Unito. Boom di crescita dell’export in Spagna: più 19% rispetto al 2015.
Boom di dolci tipici italiani all'estero
Le cifre si confermano in crescita e molto interessanti. “I dolci natalizi della nostra tradizione artigiana rimangono al top delle preferenze sui mercati esteri. Nell’ultimo anno, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze made in Italy ne abbiamo venduti per un valore di 381,2 milioni di euro, con un aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente”. L’analisi è della Confartigianato che ha redatto la classifica dei Paesi più “golosi” di prodotti italiani. “Per valore del nostro export - si legge in una nota - in testa c’è la Francia seguita da Germania e Regno Unito. Dall’inizio dell’anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 83,1 milioni di euro di dolci natalizi (pari al 21,8% del nostro export di questo tipo di prodotti). In Germania ne abbiamo esportato per 73,8 milioni (19,4% del totale esportato), mentre nel Regno Unito le nostre esportazioni di pasticceria per le feste di fine anno è pari a 43,2 milioni (11,1% del totale)”. [continua]
Glocal di Ernesto Pappalardo
Il “viaggio” nei quattro sub-comprensori provinciali alla ricerca delle nuove identità economiche e produttive.
Profili di futuro in Area vasta
Le macro-aggregazioni nel Salernitano? La Città dell’Agro Nocerino Sarnese;la Grande Salerno; la Città del Quarto Paesaggio/Parco del Cilento e The Golden Coast (Costiera Amalfitana).
Questo articolo è apparso sul Mattino (Edizione Salerno) di sabato 17 dicembre. Sintetizza la “mappa” dei nuovi “profili” economici e produttivi potenzialmente emergenti nel territorio provinciale diviso in quattro sub/comprensori. La discussione in corso sulla nuova identità dei territori pone in evidenza il concetto di Area Vasta che fa riferimento al principio di città o densità territoriale (spazio allargato multi/scalare). Quali possono essere le macro/aggregazioni nel Salernitano? Sostanzialmente quattro: la Città dell’Agro Nocerino Sarnese; la Grande Salerno estesa alla Valle dell’Irno e ai Picentini, alla Piana del Sele ed all’alto Sele; la Città del Quarto Paesaggio (area oltre-Sele e Parco de Cilento); “The Golden Coast” (Costiera Amalfitana e Cava de’ Tirreni).
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Green Style di Mario Gallo
L’indagine Coldiretti/Ixe’ - “Il Natale sulle tavole degli italiani” - dedicata all’analisi delle tendenze degli acquisti.
Prodotti tipici, il dono più atteso
In quasi quattro famiglie su dieci (39%) sotto l’albero trovano spazio i tradizionali cesti già confezionati o fai da te, da consumare a tavola durante le feste.
In quasi quattro famiglie su dieci (39%) “sotto l’albero trovano spazio i tradizionali cesti con i prodotti tipici, già confezionati o fai da te, da consumare nei pranzi e cenoni delle feste insieme a parenti e amici”. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ “Il Natale sulle tavole degli italiani”. “La tendenza di quest'anno per i cesti si orienta - sottolinea la Coldiretti - verso la personalizzazione con cesti fai da te riempiti con prodotti tradizionali, curiosi, innovativi o improntati alla solidarietà. Tra i quelli più presenti nei cesti ci sono sicuramente lo spumante, il torrone, il pandoro o il panettone spesso artigianali, ma sono tornati prepotentemente il cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometri zero”. [continua]