Newsletter del 09/12/2016
Il “traino” della città capoluogo ha bisogno di una “cornice” sistemica per mettere insieme reti produttive e di servizi complesse. La “Grande Salerno” è “green” e tecnologica "Manifatturiero innovativo, turismo ambientale e agro-industria di qualità legata al territorio. Così può ripartire il progetto di un’area urbana aperta e fortemente attrattiva".
Questo articolo è apparso sul Mattino (Edizione Salerno) sabato 3 dicembre. E’ il secondo di una serie di approfondimenti che si pongono l’obiettivo di contribuire ad individuare i nuovi profili economici e produttivi potenzialmente realizzabili del territorio provinciale diviso in quattro sub/comprensori.
Tutti gli indicatori economici che riguardano l’agglomerato territoriale composto dal perimetro municipale sul quale insiste la città di Salerno e dalle aree confinanti direttamente ed in minima parte indirettamente (Valle dell’Irno, Picentini, Piana del Sele/Alto Sele, litorale costiero fino ad Agropoli/Paestum) - escludendo la Costa d’Amalfi che permane in una condizione di splendido “isolazionismo dorato” - conducono alla constatazione di un’identità “in bilico”, un vero e proprio “ibrido” non fertile. [continua]
Il 50° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese (2016). Famiglie, è corsa al risparmio Giovani in grande difficoltà. Rispetto alla media, redditi più bassi del 15% (e del 26,5% rispetto ai loro coetanei di venticinque anni fa) e ricchezza inferiore del 41%.
Il 50° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese (2016). La manifattura resta strategica “L'Italia è ancora al 2° posto in Europa per valore della produzione. I sette anni di crisi hanno però lasciato il segno: il comparto, che valeva il 17,6% del valore aggiunto totale nel 2008, nel 2014 si è attestato sul 15,6%”.
Si può raggiungere la copertura integrale delle spese per la realizzazione dei progetti. Apicoltura, finanziamenti a fondo perduto La Regione Campania ha adottato il bando riservato alle iniziative delle associazioni di produttori finalizzate al miglioramento delle condizioni generali del micro-comparto e della commercializzazione. Risorse per € 88.013.
Nel contesto di una più generale rivalorizzazione del comparto agricolo si inseriscono anche alcuni segmenti che costituiscono un vero e proprio valore aggiunto sia dal punto di vista della manutenzione del territorio che sotto il profilo della salvaguardia degli equilibri ambientali. E’ il caso, per esempio, dell’apicoltura che in Campania vanta numeri di tutto rispetto e che – al di la della produzione in volume – si caratterizza per un’alta qualità media del miele. Nell’ambito del recupero delle tradizioni agricole, in questo specifico ambito di riferimento, si registrano fermenti positivi, anche alla luce delle nuove tecnologie e di una crescente ricerca di alimenti salubri e al di fuori della logica industriale dei grandi numeri.
*Fondatore ed Amministratore del sito www.contributipmi.it
[continua]
Il settore oggi vale più di 14 miliardi di euro e con un export che supera i 5,5 miliardi. Vino, i vantaggi del Testo Unico Approvato in via definitiva dalla Camera la normativa che semplifica procedure ed iter amministrativi in materia di produzione ed commercializzazione; oltre denominazioni di origine e indicazioni geografiche; menzioni tradizionali; etichettatura, gestione, controlli e sistema sanzionatorio.