Newsletter del 27/02/2015
L’analisi tecnica delle dinamiche introdotte dal “Jobs Act” varato dal Governo Renzi La riforma del lavoro? E’ ancora incompiuta La nuova normativa si pone il problema della riduzione del costo del lavoro, ma risulta evidentemente insufficiente o quanto meno ancora “isolata”. Permangono eccessivi costi ed oneri a carico di imprenditori e professionisti.
Nell’ottica della riduzione del costo del lavoro da un parte e della promozione del contratto di lavoro a tempo indeterminato come forma comune del contratto di lavoro dall’altra, la legge di stabilità 2015 contiene, all’art. 18 ai commi dal 118 al 121, l’introduzione nel nostro sistema di una nuova agevolazione: l’esonero contributivo fino alla soglia di € 8.060 per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o stabilizzano contratti a tempo determinato nel periodo dal 01 gennaio al 31 dicembre 2015.
*Studio Viviano&Partners
antonio@vivianoepartners.com
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Coldiretti/Le dinamiche dell’export segnalano nei primi dieci mesi del 2014 un +13 % Made in Italy a tutta birra Oltre la metà delle spedizioni ha avuto come destinazione il Regno Unito. Forte crescita della produzione artigianale: circa 600 micro-birrifici rispetto ad una trentina attivi dieci anni fa.
Osservatorio Unioncamere/L’analisi delle dinamiche delle aziende guidate da donne Imprese rosa, Benevento prima in Italia Sotto il profilo del tasso di “femminilizzazione” Salerno con il 23,28% si conferma al di sopra della media nazionale (21,55%). Sopra il 30 per cento (30,15%) anche la provincia di Avellino, bene anche Caserta con il 24,63%. Dinamiche più contenute nel Napoletano (20,33%).
La liberalizzazione operativa dal 1° aprile rischia di spazzare via un’intera filiera
Senza quote latte piccoli produttori a rischio
Majone (Vallepiana): “Nessuno si rende conto del dramma in atto, eppure basterebbe tutelare meglio e concretamente la qualità per mantenere o aumentare le quote di mercato”.
“In provincia di Salerno sono in ballo circa 1.500 posti di lavoro tra occupazione diretta ed indotto, ma nessuno si è mosso per tempo. Ora occorre mettere in campo un piano di salvataggio”.
La scadenza del 1° aprile (ormai alle porte) sta passando del tutto inosservata, mentre, invece, significa “l’inizio della fine”. Il copyright è di Gioacchino Majone - presidente dell’azienda “Agricola Vallepiana srl” (4.000 litri di latte fresco di alta qualità al giorno provenienti da circa 300 capi di allevamento rigorosamente selezionati) - nella sua veste di presidente della sezione lattiero/casearia di Confagricoltura Campania e si riferisce alla liberalizzazione delle quote latte (introdotte nel 1988). “Andiamo incontro – dice Majone a salernoeconomy.it – ad una catastrofe produttiva ed occupazionale che, per la verità, si sta concretizzando già da diversi anni. Ma adesso arriverà il colpo di grazia: delle poco più di 3.000 stalle operative in Campania nel 2014 (erano 10.000 negli anni ’90), ne rimarranno aperte a stento un migliaio. Ed in provincia di Salerno tra addetti diretti ed indotto andranno in fumo più o meno 1.500 posti di lavoro. Non mi pare che si stia facendo qualcosa di concreto per impedire che accada tutto questo”. [continua]
La conferma arriva dal settimo rapporto annuale (2014) realizzato da Intesa Sanpaolo Lo sviluppo nasce ancora nei distretti Nel 2015-16 previsto un aumento del fatturato pari al 3,2%. Nel perimetro di questi importanti agglomerati industriali si risconta una maggiore capacità di esportare, effettuare investimenti all’estero, registrare brevetti e marchi.