Newsletter del 23/01/2015
Unioncamere/Il monitoraggio periodico delle dinamiche del mercato del lavoro Occupazione, “sorpresa” in provincia di Napoli Il territorio partenopeo mostra un saldo attivo nel primo trimestre 2015, ma in tutti gli altri territori della regione si configura l’ennesima contrazione. Nel Salernitano sbilancio negativo di 200 unità.
di Mario Gallo
L’occupazione torna in attivo: a livello nazionale sarà pari a +8.400 occupati il saldo tra assunzioni ed uscite stimato dal monitoraggio trimestrale (gennaio – marzo 2015) effettuato da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema informativo Excelsior. Ma a beneficiarne sarà soprattutto il Nord del Paese con la Lombardia, in particolare, ad evidenziare un saldo attivo di 9.300 posti di lavoro. Resta negativa la situazione nel Mezzogiorno dove il bilancio tra entrate e uscite di personale sarà pari a -3.390 occupati. In Campania i dati positivi della provincia di Napoli assorbiranno la perdita di posti di lavoro delle altre province, con Salerno che perderà altri 200 occupati.
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La campagna elettorale per le regionali relega in secondo piano le problematiche strutturali del sistema produttivo campano
Tra libri dei sogni, cacicchi e sviluppo
Non si scorge nei programmi (ad uso e consumo del circuito mediatico) alcun accenno all’esigenza di mettere in campo progetti di rilancio dell’economia in area vasta. Prevalgono ancora sterili localismi.
Dati Ismea/La dinamica negativa colpisce in particolare le coltivazioni vegetali e la zootecnia Prezzi agricoli all’origine: -5,5% Il differenziale medio si è attestato alla fine dello scorso anno a -4,6% su dicembre 2013. Le maggiori riduzioni di prezzo interessano i semi di soia (-17,7%) ed i vini (-14%). Forte anche il calo riscontrato per ortaggi e frutta, rispettivamente del 13,3% e dell'11,9.
La Cassa Rurale ed Artigiana della Piana del Sele chiude il 2014 con numeri molto positivi Petrone: “Partner del nostro territorio” Il presidente della Bcc di Battipaglia spiega la strategia per il 2015: maggiore attenzione alla costruzione di una vera e propria rete delle eccellenze produttive per sostenerle anche sui mercati esteri.
Il movimento campano del credito cooperativo si conferma una presenza particolarmente significativa nel panorama creditizio regionale
Salvati: “Parola-chiave? Competitività”
Il direttore generale della Bcc di Battipaglia: “Importante mettere in campo un nuovo modello di relazioni banca/impresa. La vera sfida da vincere? Maggiori aggregazioni produttive e più apertura ai mercati esteri”.
di Ernesto Pappalardo
Le Bcc operative in Campania sono 19, di cui 3 in provincia di Avellino, 1 in provincia di Benevento, 2 in provincia di Caserta, 1 in provincia di Napoli e 12 in provincia di Salerno, per un numero complessivo di sportelli pari a 134. Il totale dei depositi ammonta a 3 miliardi e 115 milioni; quello degli impieghi a 2 miliardi e 700 milioni. Le quote di mercato sono significative: per numero di aziende presenti sul territorio regionale le Bcc rappresentano il 59,38%, con punte del 75% in provincia di Avellino e di oltre il 92% in provincia di Salerno. Le Bcc esprimono l’8,58 per cento della rete regionale degli sportelli, il 6,8 per cento del totale dei depositi ed il 5,4 del totale degli impieghi. Su base provinciale le Bcc raccolgono il 14,3 per cento dei depositi in provincia di Avellino; il 9,7 per cento in provincia di Benevento; il 3,4 in provincia di Caserta; lo 0,2 per cento in provincia di Napoli ed il 27,7 per cento in provincia di Salerno. Per quanto concerne gli impieghi le Bcc sono attestate al 15,3 per cento in provincia di Avellino; al 9,1 in provincia di Benevento, al 3,4 in provincia di Caserta; allo 0,09 per cento in provincia di Napoli ed al 20,7 per cento in provincia di Salerno.
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