Newsletter del 20/02/2015
Il dibattito sul “teorema meridionale” e l’approccio “culturalista” ai problemi del Sud
Viesti: “Il Pd? Si interessa troppo poco del Mezzogiorno”
L’economista pugliese rimarca l’assenza di dialettica all’interno dei democrat e stigmatizza la “filosofia” del partito “liquido” che non prevede “il lavoro di squadra” e si affida al “sindaco d’Italia”.
“Chi sarà chiamato a governare regioni come la Campania e la Puglia non dovrà solo rimuovere le macerie della crisi, ma vincere la sfida delle nuove idee per fare ripartire lo sviluppo”.
Gianfranco Viesti, economista di primo piano e studioso “militante” delle problematiche del Mezzogiorno, liquida in poche battute la polemica sul suo “teorema meridionale” e prende spunto proprio dall’analisi delle posizioni in campo nell’arena politica per contestare l’attività del Governo-Renzi rispetto alle problematiche legate al divario Nord/Sud. “Quando parlo di teorema meridionale (e a questo proposito mi piace evidenziare che ognuno è libero di esprimere, naturalmente, la sua opinione) - spiega Viesti - intendo sottolineare che non si possono attribuire al Sud anche colpe che non ha. Non condivido l’interpretazione “culturalista” delle responsabilità dei meridionali. Non mi sembra corretto sottovalutare il ruolo fondamentale che giocano le politiche economiche nazionali nei processi di sviluppo economico del Mezzogiorno”. [continua]
Le nuove tendenze emerse nel corso dell'importante appuntamento fieristico di Milano E alla Bit il turismo diventa “social” Sempre più numerosi i viaggiatori “indipendenti”. Su Facebook il 56% degli utenti incentra la propria attenzione sul tema delle vacanze e del tempo libero. Il 76% richiede notizie e “recensioni” agli amici.
Lo scenario di grave criticità descritto in un dossier elaborato dalla Coldiretti Latte, senza quote settore nel baratro Dal 1° aprile stalle a rischio chiusura ed occupazione in picchiata. Il cambio di regime produttivo alimenta preoccupazioni anche sul versante della sicurezza per i consumatori.
Con la chiusura di un quinto delle stalle italiane dall’inizio della crisi sono stati ben 32mila i posti di lavoro persi nel settore con conseguente incremento del rischio scomparsa per latte e formaggi in Italia. E’ questo l’allarmante dato emerso dal dossier “L’attacco alle stalle italiane” presentato dalla Coldiretti in occasione della più grande operazione di mungitura pubblica mai realizzata in Italia e nel mondo con Ministri del Governo, Governatori delle Regioni, Sindaci, politici, esponenti della cultura, dello spettacolo e del mondo economico e sociale nelle stalle allestite nelle principali città italiane, per mungere, dare da mangiare e custodire gli animali, con la collaborazione tecnica dell’Associazione italiana allevatori che ha seguito l’allestimento e ha curato, nel rispetto del benessere, la partecipazione degli animali all’evento. [continua]
Indagine Unioncamere-Ministero del Lavoro/Le dinamiche delle aziende innovative Start up, sorpresa: il Sud non è in ritardo Il Mezzogiorno è allo stesso livello del Centro e solo un poco indietro rispetto al Nord. In Campania ne sono state censite 184 (il 5,7% del totale nazionale), a Napoli lo stesso numero di quelle di Trento (96).
Dopo la scomparsa (il 14 febbraio) del fondatore Michele, l’inventore della “Nutella”
La lezione della Ferrero, azienda-comunità
Il profilo di una delle principali multinazionali presenti in Italia conferma il carattere fondante di una straordinaria avventura imprenditoriale che non ha mai perso di vista il legame con il territorio di origine.