Newsletter del 10/07/2015
Come provare ad affrontare il problema della ripartenza dell’economia dei territori campani.
Se mancano il metodo e la “visione”
Non è solo questione di deleghe o di quote rosa ed “azzurre”. Occorre mettere a fuoco un modello di sviluppo condiviso in base al quale articolare l’impegno delle risorse (Ue) e la strutturazione della macchina istituzionale ed amministrativa.
L’indagine congiunturale realizzata da Centro Studi di Unioncamere e Istituto Tagliacarne. Industria, Sud più “sprint” del Nord “E’ il Mezzogiorno che dà slancio alla ripartenza del manifatturiero, chiudendo il secondo trimestre con un ampio +26% in termini di produzione che diventa addirittura +29% sul fronte fatturato. E’ comunque ancora una volta la domanda estera a esercitare i maggiori effetti espansivi sulle traiettorie di crescita nel corso degli ultimi mesi.”.
Dal 1° luglio è possibile richiedere e ricevere in tempo reale il documento unico di regolarità contributiva. Durc On Line, ora è realtà Grande passo in avanti considerato che fino al 30 giugno la procedura in vigore prevedeva 30 giorni dalla domanda nei casi in cui l’azienda risultava conforme, altrimenti si poteva arrivare fino a 45 giorni.
Dal 1° luglio è possibile richiedere e ricevere in tempo reale il DURC, il documento unico di regolarità contributiva, necessario per il corretto svolgimento di tutti i lavori in appalto. Ma partiamo dall’inizio: il DURC, gioia e dolori degli imprenditori, è il documento rilasciato dall’Inail, dall’Inps e dalle Casse Edili che accerta il regolare versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali da parte del datore di lavoro. Nei contratti di appalto, sia pubblici che privati, il committente ha l’obbligo di chiedere all’appaltatore il DURC prima di procedere al pagamento del corrispettivo tra privati o all’aggiudicazione dei lavori negli appalti pubblici.
*Studio Viviano&Partners
antonio@vivianoepartners.com [continua]
Ufficio Studi Tecnocasa/L’analisi dei trend nelle località turistiche della provincia di Salerno.
Case al mare, Cilento meno caro
Dinamiche in calo nell’area a Sud del capoluogo ed in particolare nella zona di Palinuro.
Sempre alta l’attenzione degli stranieri nel bacino immobiliare della Costa d’Amalfi.
I risultati della ricerca del Censis presentata nei giorni scorsi nell’ambito di Expo 2015. E la crisi “gela” la tavola 2,4 milioni di famiglie italiane (il 9,2% del totale) nell'ultimo anno non hanno avuto i soldi sufficienti per comprare il cibo necessario. Un milione in più rispetto al 2007: aumento dell'84,8%. Puglia (16,1%), Campania (14,2%) e Sicilia (13,3%) le tre regioni con la quota percentuale più alta di nuclei in condizione di disagio alimentare.