Newsletter del 10/04/2015
I risultati della consultazione online del Mipaaf confermano l’elevato livello di attenzione dei consumatori. In etichetta prima di tutto il luogo di origine Nelle produzioni agroalimentari si segnalano come determinanti per l’acquisto il rispetto degli standard di sicurezza e la piena conformità alle normative sul lavoro.
L’analisi tecnica delle dinamiche introdotte dal “Jobs Act” varato dal Governo Renzi. Risoluzione del rapporto e conciliazione volontaria Il datore di lavoro può offrire al lavoratore licenziato entro 60 giorni dal ricevimento della lettera di recesso, una somma calcolata in base alla dimensione aziendale e all’anzianità lavorativa.
Il D.Lgs. 23/2015 ha riscritto la disciplina sanzionatoria per i licenziamenti, individuali e collettivi, ampliando l’area della sola indennità risarcitoria (solo per gli assunti dall’8 marzo in poi). In quest’ambito si inserisce il nuovo strumento conciliativo, previsto dall’art.6, operante in caso di licenziamento illegittimo di operai, impiegati o quadri assunti con contratto a tutele crescenti. La norma istituisce una nuova ipotesi di conciliazione volontaria per la risoluzione stragiudiziale del contenzioso tra datore di lavoro e lavoratore: si tratta di uno strumento applicabile a tutti i lavoratori assunti con il contratto a tutele crescenti e volto a “evitare il giudizio”. Il tentativo di conciliazione volontaria deve essere proposto dinanzi ad una delle sedi previste dall’art. 2113, comma 4, del codice civile o presso le commissioni di conciliazione istituite dal D.Lgs. 276/2003. Ciò che della norma è interessante, e che in prospettiva ha tutte le carte in regola per essere un forte successo normativo, risiede nella possibilità data al datore di lavoro di offrire al lavoratore licenziato entro 60 giorni dal ricevimento della lettera di recesso, una somma calcolata in base alla dimensione aziendale e all’anzianità lavorativa.
*Studio Viviano&Partners
antonio@vivianoepartners.com [continua]
Lo studio della Svimez/Le dinamiche della “spending review” penalizzano il Mezzogiorno. Al Sud tagli più del doppio del Nord Nel 2015 il taglio della spesa pubblica in % del Pil sarà pari al 6,2% a fronte del -2,9% nelle altre regioni. Giù anche la spesa in conto capitale: -2,1% contro -0,8% con “un effetto depressivo sull’economia del Mezzogiorno e un ampliamento dei divari regionali”.
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Il ridisegno delle funzioni e la valorizzazione delle vocazioni culturali nella zona a Nord del comune capoluogo. “Il futuro dell’Agro nelle radici della sua storia” “E’ giunto il momento di portare a soluzione la Questione Nocerina, realizzando un sistema territoriale, su scala regionale, capace di porsi come cerniera tra Napoli e Salerno”.
Nel baricentro del triangolo Napoli-Avellino-Salerno si è generato un sistema multidirezionale, dove l’attuale contesto economico e produttivo rappresenta la situazione di un diffuso sviluppo, che merita maggiore attenzione e quindi più investimenti e una più equilibrata politica dei trasporti e della mobilità, anche in relazione alle opportunità di sviluppo e di crescita dell’area. Il sistema multidirezionale generato si è costruito a ridosso dell’asse autostradale A30, che rappresenta la nuova via di traffico Nord-Sud, sulla quale si innestano le appendici trasversali storiche di innervamento della nuova dorsale. I sistemi territoriali sono la base della programmazione e della formulazione di strategie coerenti per i processi di sviluppo e di trasformazione. In regione Campania sono 45 i Sistemi territoriali di sviluppo individuati dal PTR: aree a diverse aggregazioni sovracomunali, omogenee per caratteri sociali, geografici e strategie di sviluppo. Nel nostro sistema i poli significativi del territorio sono: Nocera, Sarno, Pompei.
*Architetto [continua]
Si infiamma la polemica politica, ma non si intravedono programmi e strategie concreti. Per “uscire” dalla crisi? Una Regione “intelligente” Partiti e candidati alle prese con le “demagogie” e le strumentalizzazioni in vista del voto. Mancano idee chiare e condivise per rimettere in moto l’economia della Campania.