Newsletter del 06/03/2015
L’impegno sul territorio della Sezione di Salerno della Junior Chamber International (JCI). “Speaking competition”, sfida “a colpi” d’inglese I candidati dovranno presentarsi con un discorso di tre minuti sui temi di Expo 2015. Il vincitore sarà ospitato a Milano nel mese di maggio, dove avrà luogo la finale nazionale e parteciperà in Turchia (giugno) alla gara conclusiva.
Le strategie per fare ripartire la domanda di credito nel territorio provinciale. Banca di Salerno: "Pronti ad incrementare gli impieghi" Il direttore generale Canoro: “Segnali di ripresa, maggiori richieste dalle imprese per investimenti, ma permangono gravi problemi strutturali. Si amplia l’offerta di servizi consulenziali ad aziende e famiglie”.
L’analisi tecnica delle dinamiche introdotte dal “Jobs Act” varato dal Governo Renzi. Tutele crescenti: passo avanti per “riformare” il lavoro Dal 1° marzo è entrato in vigore il nuovo contratto che prevede maggiore flessibilità in uscita, ma i licenziamenti non sono diventati per nulla “facili”. Si configura una situazione complessa anche all’interno di una stessa azienda.
Il Jobs Act punta all’uso del contratto a tempo indeterminato come naturale tipologia contrattuale per l’assunzione dei lavoratori. Per questo motivo le azioni del governo sono orientate alla disincentivazione delle altre forme contrattuali. L’introduzione del contratto a tutele crescenti si incammina proprio su questa strada e segue l’esonero contributivo, per tre anni, dal versamento dei contributi Inps da parte del datore di lavoro. La fattispecie contrattuale è stata (ed è) oggetto di critica da parte delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, che vedono, in questo nuovo contratto a tempo indeterminato, una riduzione delle tutele a favore dei lavoratori dipendenti. Leggendo con attenzione il decreto ed applicando concretamente le norme in esso contenute ci si rende conto che questo approccio a tratti allarmistico non trova fondamento, ma che, la nuova tipologia contrattuale predetermina in maniera chiara le sanzioni a carico del datore di lavoro. [continua]
AgrOsserva (Ismea/Unioncamere)/Per l’anno in corso segnali di cauto ottimismo. Imprese agricole, saldo e Pil negativi Nel 2014 si è registrata una diminuzione del -2,5% delle aziende, ma è proseguita l'espansione dell'industria alimentare con un incremento di 691 unità rispetto al 2013 (+1%).
E’ stato un 2014 difficile per l’agroalimentare italiano, condizionato da alcuni elementi, quali le avversità atmosferiche e la difficile situazione geopolitica, che hanno inciso negativamente sul settore soprattutto riguardo il saldo nati/mortalità imprese (-2,5%), il Pil agricolo (stimato in calo di oltre un punto percentuale) ed i prezzi alla produzione (-5,5%). Ma la presenza di alcuni dati positivi, evidenziati soprattutto nell’ultimo trimestre del 2014, alimentano un cauto ottimismo per l’anno in corso. E’ questo lo scenario che emerge dal rapporto AgrOsserva - l'Osservatorio di Ismea e Unioncamere sulla congiuntura dell'agroalimentare italiano - relativo al quarto trimestre del 2014. [continua]
Dopo le primarie permangono i dubbi sulla capacità di ritrovare la piena unità dei democrat. Pd, finirà mai la “guerra” tra territori? Terminata la competizione per individuare il candidato governatore, si pone il problema di avviare un reale percorso di condivisione del progetto politico capace di aggregare in una visione di crescita tutte le aree della regione.