Newsletter del 03/07/2015
Storie del cambiamento/Si annullano (o quasi) le distanze geografiche, mutano le “letture” della quotidianità. SARO & SAMI, i nuovi salernitani Il racconto del pendolare salernitano che ogni giorno raggiungeva l’ufficio nella capitale. “La mia giornata sul Frecciarossa. Sveglia alle 4 del mattino e ritorno alle otto di sera, sperando nella corsa perfetta”.
In queste ultime settimane si è molto scritto (e parlato) di Salerno, della sua identità culturale, economica e produttiva, della sua prospettiva di futuro. La prima cosa che colpisce è che molti “pezzi” di realtà ormai ben sedimentata non vengono in alcun modo presi in considerazione da chi, pure, dovrebbe “organizzare” lo sviluppo. E, intanto, ci si attarda in retoriche narrative ancorate a quello che Salerno sarebbe potuta diventare è non è, purtroppo, diventata. Perché, probabilmente, Salerno resta una città dal profilo incompiuto. [continua]
L’analisi della Banca d’Italia/I trend relativi agli acquisti nel periodo della crisi Consumi, bollette più "pesanti" La spesa media mensile di una famiglia di due persone nel 2013 è stata pari a 1.687 euro in Campania (2.366 euro in Italia). E rispetto al 2007 è diminuita del 13,5 per cento in termini reali.
L’analisi delle tipologie contrattuali nell’ambito della riforma del Governo Renzi. “Job on Call”, tutele garantite “Strumento utile nei settori del turismo e dei pubblici esercizi in quanto caratterizzati da alta instabilità dovuta in larga parte alla stagionalità o a forme di incentivi al consumo”.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. 81/2015 che negli articoli 13–18 traccia le nuove regole del lavoro a chiamata o “Job On Call”. Rispetto a quanto introdotto dal Decreto Biagi nel 2003, il riordino dei contratti di lavoro voluto dal Governo Renzi stabilisce le modalità per poter utilizzare la suddetta forma contrattuale ponendo il rispetto di due requisiti: uno soggettivo legato all'età del prestatore, sempre utilizzabile con lavoratori di età superiore ai 55 ed inferiore ai 24 anni; un requisito oggettivo legato invece alla possibilità di svolgere prestazioni discontinue secondo le esigenze individuate dai C.C.N.L., in mancanza di un accordo collettivo si applicano le condizioni individuate con decreto del Ministro del Lavoro.
*Studio Viviano&Partners
antonio@vivianoepartners.com [continua]
Presentata nei giorni scorsi ad “Expo 2015” la guida per la scelta delle specialità ittiche. E ora “Mangiamoli giusti” Slow Food: Più di 500 specie native, ma con una quantità in peso ridotta, incapaci di resistere alle pratiche massive. Fino a 50 anni fa si consumavamo in Italia circa 150 categorie di pesce, oggi non più di 40, ma l’80% del consumo è solo su 10.
Nella confusione del quadro istituzionale emerge con sempre maggiore chiarezza la distanza dell’economia regionale dai territori più avanzati. Sviluppo? Com’è lontana Brescia Visto dalla Campania il modello produttivo della provincia Lombarda – tra le prime in Europa – appare irraggiungibile. Eppure la strada da seguire per provare a ripartire è la stessa: prima di tutto puntare sulla manifattura e sul capitale umano delle aziende.