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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Lo Speciale

    Dati Cciaa /Le dinamiche relative alla nati-mortalità delle aziende nel 1° semestre 2014 Le nuove imprese? Puntano su commercio e turismo

    Le iscrizioni privilegiano i comparti tradizionalmente prevalenti in provincia di Salerno
    Ma, nonostante la crisi, si rivelano attrattivi i settori dell’agricoltura e delle costruzioni

    Nuove imprese nel settore turistico
    La lettura dei dati contenuti nell’ultimo report della Camera di Commercio di Salerno in merito alla dinamica imprenditoriale (1° semestre 2014) conferma che le nuove iniziative si concentrano in due settori tradizionalmente prevalenti sul territorio provinciale: commercio e turismo. Se, infatti, si procede ad individuare le imprese iscritte “attraverso l’assegnazione delle attività sulla base anche della codifica dichiarata ai fini Iva”, emerge che andranno prevalentemente ad operare nei settori del  commercio (39,7% del totale delle imprese iscritte a fronte del 35,5% delle imprese cessate) e del turismo (13,1% totale iscritte e 8,8% cessate).
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    Approfondimenti

    Osservatorio Ance/L’analisi delle dinamiche della filiera delle costruzioni “Edilizia in piena crisi, le piccole imprese affondano”

    In difficoltà strutturale le aziende con un fatturato inferiore a cinque milioni di euro
    Fase recessiva ancora in atto, previsioni negative per la seconda parte dell’anno in corso
    Lombardi: “Troppi ritardi di politica e istituzioni, il settore è ormai ai titoli di coda”

    La presentazione del Report nella sede dell'Ance di Salerno
    Lo scenario per il secondo semestre del 2014 del comparto delle costruzioni si conferma difficile soprattutto per le imprese con un fatturato inferiore a 5 milioni di euro, il segmento maggiormente rappresentativo del settore in provincia di Salerno. Dopo avere previsto un primo semestre 2014 nettamente migliore rispetto al secondo semestre 2013, il sentiment espresso per i secondi sei mesi dell’anno in corso ritorna ai valori negativi dei primi mesi del 2013. Un’inversione di tendenza che conferma il grave disagio dei piccoli imprenditori edili stretti nella morsa della mancata attivazione di nuovi investimenti pubblici, nella fragile ripartenza del mercato immobiliare e nella persistente restrizione del merito creditizio. E’ questo lo scenario che emerge dall’analisi qualitativa su base semestrale del comparto delle costruzioni realizzata dal Centro Studi Ance Salerno. Il report è stato presentato nei giorni scorsi dal Presidente Antonio Lombardi e dal team che ha lavorato alla ricerca: Paolo Coccorese (Ordinario di Economia Politica dell’Università degli Studi di Salerno), Pasquale Persico (economista, Università degli Studi di Salerno), Ernesto Pappalardo (giornalista economico, responsabile del Centro Studi Ance Salerno), Maria Paolillo (Centro Studi Ance Salerno).
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    I numeri dell'economia

    Rapporto Censis-Unipol/Si registrano trend negativi nel settore del welfare privato Si riduce la spesa per l’assistenza sanitaria privata

    In calo il ricorso alle prestazioni mediche al di fuori del sistema di assistenza pubblico
    Ma la “white economy” rappresenta un potenziale bacino di crescita per l’occupazione

    Si riduce il budget per le cure sanitarie
    Nonostante la restrizione dell’offerta del welfare pubblico, nel corso dell’ultimo anno anche il welfare privato ha iniziato a mostrare i primi segni di cedimento, con la spesa sanitaria privata che ha fatto registrare un -5,7% ed un  valore pro-capite ridottosi da 491 a 458 euro annui. Questo uno dei dati diffusi dal Rapporto 2014 “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali” di Censis e Unipol. In riduzione anche le prestazioni mediche private (6,9 milioni in meno) ed il numero delle badanti (4mila in meno).
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    Green Style

    Ismea/Le dinamiche del mercato frutticolo evidenziano le gravi difficoltà dei produttori Mercato delle pesche in picchiata

    Grave emergenza: prezzi all’origine in calo del 34 per cento rispetto allo scorso anno
    Il ministro Martina chiede l’intervento dell’Ue per l’attivazione di misure straordinarie

    C’è grande difficoltà per i produttori frutticoli nazionali relativamente alla commercializzazione della frutta estiva. A lanciare l’allarme gli ultimi rilievi dell’Ismea, che evidenziano diffusi cedimenti delle quotazioni dei prodotti, conseguenti alla sovrapposizione dell’offerta, anche proveniente dall’estero (Grecia e Spagna in particolare) e ad un clima caratterizzato da frequenti precipitazioni, e notevoli difficoltà di collocamento sul mercato interno. In particolare preoccupa il mercato delle pesche, per il quale il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha chiesto al Commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Cioloş, di valutare “la possibilità di attivare adeguate misure,  eccezionali e transitorie”.
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    Glocal di Ernesto Pappalardo

    Le “dinamiche” interne ai democrat agitano le acque della politica regionale
    Le “solite” guerre nel Pd. Caro Renzi, salvaci tu

    C’è grande confusione sotto il cielo della politica campana. Soprattutto – nella “migliore” tradizione – in casa Pd. Che la campagna elettorale per le regionali del prossimo anno sia già iniziata da tempo è, ormai, una non-notizia. Da diversi mesi si assiste al tradizionale teatrino delle contrapposizioni territoriali che ruotano intorno alle contraddizioni di un partito che in Campania, fin dai tempi del Pci, ha sempre stentato nell’esprimere una classe dirigente di livello regionale, nel senso “geografico” del termine (se così si può dire). In altre parole si sono sempre coagulati nuclei di “correnti” incentrati su personalità ben immerse in un localismo che si è, poi, andato sfilacciando – nelle stagioni del lento ed inesorabile declino della politica e dei partiti – in un vero e proprio neofeudalesimo municipalista. Con tutto quello che ne è conseguito dal punto di vista della balcanizzazione del consenso e dell’emersione di micro/leaderismi che hanno attraversato (e cavalcato) la stagione dei sindaci in molti casi senza alcuna visione strategica dello sviluppo.
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