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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Lo speciale 1/Best Practices

    La raccolta di fondi lanciata da Confindustria Salerno in occasione di “Best Practices” Crowdfunding per "fare" finanza dal basso Raccolta di fondi per sostenere l’idea/business di una giovane start up e per il restauro di alcuni volumi storici della Certosa di Padula e della Basilica di S. Lorenzo a Firenze

    La vera e propria novità dell’ottava edizione del Premio “Best Practices per l’Innovazione” è costituita dall’attivazione di un processo di crowdfunding a sostegno di una nascente start up imprenditoriale e per il restauro di due opere d’arte di valore nazionale. Il crowdfunding, dall'inglese crowd-folla e funding-finanziamento, è un processo di raccolta fondi per sostenere progetti di persone ed organizzazioni. L’equity crowdfunding permetterà alle start up di ricevere i fondi necessari a sviluppare e commercializzare l’idea di business. In particolare, tramite Unicasim, sponsor del premio, tra i primi operatori finanziari a richiedere alla Consob l’iscrizione all’Albo dei gestori di portali di crowdfunding, sarà attivata la due diligence, ossia l’attività di istruttoria che sarà svolta gratuitamente per vincitori della sezione uP sTart e del Premio.
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    L'intervento

    Innovazione tecnologica ed attenzione alle start up directory strategiche per lo sviluppo Politiche di sistema per sostenere l’auto/imprenditorialità di qualità

    Mauro Maccauro
    di Mauro Maccauro*

    Il premio “Best Practices per l’Innovazione”, vero e proprio fiore all’occhiello del programma annuale di iniziative di Confindustria Salerno, assume sempre più maggiore rilievo perché si rivela capace di assecondare in maniera non effimera le dinamiche inerenti due ambiti di riferimento strategici per la crescita del sistema produttivo nazionale e, quindi, non solo delle regioni meridionali. L’innovazione tecnologica e l’attenzione alle start up si configurano come sue directory operative alla base di una visione ampia, “lunga”, aperta nel recepire la forte domanda di competitività sia sul mercato interno, che su quello estero.

    *Presidente Confindustria Salerno
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    Glocal speciale/Best Practices

    L’analisi delle “soluzioni” possibili per invertire il trend della desertificazione Exit strategy per il Mezzogiorno? “Piattaforme territoriali”

    Il problema di fondo - oltre che essere di natura “culturale” - si sostanzia nella carenza di risorse sufficienti per attivare una politica industriale degna di questo nome non solo per il Sud, ma per l’intero Paese. Insomma, al deficit di visione strategica per il rilancio dell’apparato produttivo (male endemico degli ultimi venti/trent’anni), la crisi ha aggiunto il prosciugamento delle casse dello Stato e – complicazione di non poco conto – ha generato il grave “equivoco” che l’unico bacino al quale attingere per le regioni meridionali sia quello dei fondi Ue, peraltro proprio nel Mezzogiorno spesi troppo lentamente (ed, in genere, male) o, più semplicemente, non spesi affatto. Come provare ad uscire da questo circolo vizioso che , nel frattempo, ha di fatto accentuato il processo di desertificazione industriale, provocando un disastro occupazionale di proporzioni gigantesche?
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    Lo speciale 2/Best Practices

    L’intervista/Gli scenari per le piccole e medie imprese che intendono investire De Nicola: “Più finanza di progetto per le Pmi che innovano”

    “Occorre favorire i processi di interazione virtuosa tra Ict ed asset strategici come il bacino dei beni culturali ed il turismo ancora poco valorizzati soprattutto al Sud”

    Giuseppe De Nicola
    “Siamo molto soddisfatti - dice a salernoeconomy.it Giuseppe De Nicola, presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno – del lavoro che abbiamo svolto in questi anni e nel corso degli ultimi dodici mesi. Il premio “Best Practices per l’Innovazione” è, ormai, diventato un riferimento nazionale nel suo ambito di specializzazione e questo traguardo conferma la validità dell’intuizione iniziale: l’innovazione tecnologica resta centrale per attivare reali politiche di crescita delle aziende”. “Siamo convinti – continua De Nicola – che occorre ridurre il ruolo del supporto finanziario agevolato e, nello stesso tempo, valorizzare gli scenari più conformi alla finanza di progetto rivolta a supportare la domanda di innovazione latente delle imprese, soprattutto manifatturiere attraverso strumenti ordinari (come i mini bond)”. “Va sottolineato - aggiunge De Nicola -  il cattivo utilizzo dei fondi europei, in particolare quelli per l'innovazione, la cui gestione al momento non ha prodotto conseguenze positive”.
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    Lo speciale 3/Best Practices

    La selezione è avvenuta sulla base di un parco/progetti costituito da 116 proposte La “fabbrica” delle nuove idee di business

    Tra green economy, web and social media prende forma a Salerno il futuro produttivo
    Piccole aziende “intelligenti” competono alla pari con le grandi sul “mercato” globale

     Il Premio “Best Practices per l’Innovazione” - ideato dal Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno - è rivolto alle aziende del manifatturiero e dei servizi che abbiano realizzato un progetto innovativo (tecnologico, di prodotto, di processo, sociale etc) con risultati dimostrabili e misurabili. Al suo interno è, inoltre, presente la sezione uP sTart “Paolo Traci” dedicata ai giovani aspiranti imprenditori e alle aziende neo costituite. I progetti pervenuti per partecipare all’ottava edizione sono stati 49 (aziende manifatturiere e servizi) e 67 per la sezione “start up” in rappresentanza dei seguenti settori merceologici: Ict, Web e Social Media, Innovazione Organizzativa e Sociale, Green Economy, Tourism & Cultural Heritage, Innovazione di prodotto, Wellness & Healthcare.
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