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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Le Giornate del patrimonio sono promosse in forma congiunta dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa. Viaggio nelle storie economiche  Il 23 e 24 settembre archivi e musei aperti in tutta Italia. Una nostra “selezione” di eventi che ricordano le grandi eccellenze del territorio della Campania.

    di Alfonso Schiavino
     
    Sabato 23 e domenica 24 settembre avranno luogo le Giornate europee del patrimonio. Il Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) coordina centinaia di iniziative culturali in Italia. Salerno Economy ha selezionato alcuni eventi che raccontano le attività economiche campane, dall’antichità ai giorni nostri: vini, erbe e grandi momenti che hanno posto le nostre terre all’avanguardia nella penisola italiana.
    Le diversità che compongono l’Europa
    Le Giornate europee del patrimonio sono promosse in forma congiunta dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa. L’edizione 2017 vuole sondare il rapporto fra l’uomo e l’ambiente.
    Il sito delle Gep (inglese)
    L’iniziativa nel sito del Mibact e la sezione con gli appuntamenti in Campania.
     
    San Leucio, la sorprendente città ideale
    San Leucio (Caserta) verso la fine del Settecento divenne sede della Real colonia serica: una fabbrica tessile, ma molto di più. Quello era l’embrione di “Ferdinandopoli”, la geometrica città ideale progettata dal re Ferdinando IV di Borbone. L’editto fondativo dettava un insieme di regole rivoluzionarie: istruzione obbligatoria e gratuita dai 6 anni (primo caso in Italia), uguaglianza civile, meritocrazia, matrimonio libero e senza obbligo di dote. I manufatti del setificio si trovano ancor oggi in molte parti del mondo, fra cui il Vaticano e la Casa Bianca.
    In occasione delle Gep sono previste visite guidate al museo e focus sui giardini terrazzati.
    Pietrarsa, la storia dei treni
    Fra Napoli e Portici corse la prima ferrovia italiana, nel 1839. Oggi a Pietrarsa, nei fabbricati che un tempo ospitavano le officine del “Reale opificio meccanico”, il Museo nazionale ferroviario raccoglie carrozze e locomotive dei tempi andati. Nelle Giornate del patrimonio sono previste 3 iniziative pensate soprattutto per i bambini: “Pietrarsa in famiglia”, “Giochi musicali” e “Un detective al museo”.
    L’archivio storico del Banco di Napoli
    La scheda del Mibact spiega che “si tratta dell’archivio storico bancario più importante al mondo”, con documenti originali rarissimi risalenti fino alla seconda metà del ’500: quanto basta per delineare “un affresco non solo economico” della città.
    Vini, castagne & altre eccellenze
    I prodotti primari sono molto presenti nelle “Giornate” della Campania.
    Avellino – Il complesso monumentale dell’ex carcere borbonico ospita due manifestazioni. Una è la mostra “Vino, nocciole e castagne: alla scoperta delle eccellenze d’Irpinia”, excursus documentario di quasi cinque secoli. La seconda iniziativa, “Cultura e natura, il ciclo dei mesi”, centrata sul vino, comprende anche un pub contadino e un percorso di analisi sensoriale del vino.
    Montesarchio (Bn) – Il museo archeologico ospita un incontro sulla produzione di vino nel mondo antico e sugli attuali vitigni della valle caudina. Poi, durante una degustazione guidata, i sommelier di Slow Food Campania “spiegheranno le caratteristiche organolettiche di quattro vini falanghina”.
    Succivo (Ce) – “I giorni della canapa. Storia per immagini in Terra di Lavoro”. Una mostra fotografica documenta la raccolta della canapa nelle campagne dei Regi Lagni.
    Maddaloni (Ce) – “Le stagioni dell’orto romano”. Il Museo archeologico di Calatia propone 3 laboratori dedicati all’alimentazione nei tempi dell’antica Roma. Verranno scelti ortaggi ed erbe aromatiche per allestire un orto didattico e un semenzaio.
    Le erbe e le ricette segrete dei monaci
    Napoli – La Certosa di San Martino propone 3 appuntamenti, compreso un passaggio nell’antica spezieria, dove i monaci custodivano le erbe e le usavano per le ricette segrete. È prevista la vendemmia delle uve biologiche (cornicella e catalanesca) lungo i terrazzamenti esterni.
    Teggiano – “Culture, tradizioni ed erbe del Vallo di Diano”. Approfondimenti sul Museo delle erbe. La struttura comprende diverse sezioni: Etnobotanica, Medicine naturali, Erbario, Micologia, Banca semi e antico germoplasma delle zone interne salernitane.
    Padula – Alla Certosa, visite nel giardino della Cella 5, luogo prescelto per il ripristino degli orti officinali.
    Napoli – “Le meraviglie delle scienze naturali e fisiche”. Apertura straordinaria di 5 musei appartenenti all’Università Federico II.
    Le tracce della (grande) cultura materiale
    Napoli – Pompei ed Ercolano le conosciamo, ma le altre città coperte da “quella” eruzione? I loro preziosi manufatti (argilla, vetro, bronzo, argento e ossidiana) integrano la spettacolare collezione del Museo archeologico nazionale di Napoli.
    Ariano Irpino (Av) – L’antiquarium presenta il percorso tematico “I segni della natura nella ceramica arianese” dalla preistoria all’età medievale.
    Buonabitacolo (Sa) – Il Museo degli antichi saperi propone visite fra oggetti e strumenti di lavoro (filatura, pelletteria, sartoria, falegnameria, ferro, cucina ecc.) che raccontano la storia economica di un'area interna. I materiali sono stati ceduti dalle famiglie locali.


    Il logo ufficiale della manifestazione promossa dall'Ue
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La laurea? Non basta
22/09/2017

thumbnail-small-1.jpgQuesto articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno) venerdì 15 settembre 2017.

di P. Coccorese

ed E. Pappalardo

Se tre indizi fanno una prova, allora è il caso di convincersi una volta e per tutte che la provincia di Salerno di sicuro non è “adatta” ai laureati. Per la verità, non si tratta di una constatazione particolarmente nuova, ma mettere in fila numeri e percentuali che confermano una triste verità fa sempre un po’ impressione. Primo indizio: solo l’8 per cento dei laureati è previsto in entrata nel mercato del lavoro salernitano (fonte: Sistema Informativo Excelsior/Unioncamere/Ministero del Lavoro) nell’ultimo periodo monitorato (agosto-ottobre 2017) in relazione ai contratti che le imprese del settore privato – industria e servizi – hanno dichiarato di volere attivare.  [Continua]

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    Campania. La ripresa c’è, ma ancora lontani dalla pre-crisi
    07/07/2017

    Lo scenario.

    Lo stato di salute dell’economia campana nel 2016 ha mostrato segnali di miglioramento, ma non tali da allentare le preoccupazioni - nel breve e medio periodo – dal punto di vista reddituale ed occupazionale. Secondo diversi fonti analitiche la “ripresina” si è basata su una lieve espansione della domanda interna – che ha rilanciato in maniera disomogenea i consumi – e dell’export (prioritariamente incentrato sul segmento farmaceutico ed in seconda battuta sull’agroalimentare). Il dato che, comunque, fotografa la reale dimensione della situazione si sintetizza nel ritardo ancora ben consolidato del Pil rispetto al periodo pre-crisi (2007). Nel 2016 il prodotto interno lordo campano accusa ancora un -16% in relazione al Pil registrato dieci anni fa. [Continua]


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