contatore accessi free Salerno Economy - Blog di informazione economica

ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Il "fattore" Ict si conferma asset strategico per la competitività.Factory dell’innovazione? A Salerno In occasione della nona edizione del Premio Best Practices di Confindustria Salerno abbiamo chiesto al Presidente Mauro Maccauro un intervento per la newsletter di www.salernoeconomy.it che riportiamo di seguito.

    di Mauro Maccauro*
    Anche quest’anno il Premio Best Practices per l’Innovazione si caratterizza come appuntamento con una duplice valenza: da un lato importante momento di riflessione e di approfondimento delle principali tematiche legate all’Ict applicata ai processi produttivi; dall’altro originale format che consente di entrare in contatto con una vera e propria community di imprese che sono diventate case history di successo a livello nazionale ed internazionale. In altre parole, a Salerno si è pienamente realizzata la “costruzione” di un modello di relazioni virtuose che si è già rivelato capace di attivare business in termini reali (3 milioni di euro il giro di affari stimolato in maniera diretta ed indiretta dal Premio BP nell’ultimo anno).
    E’ evidente, quindi, che il ruolo aggregante dei corpi intermedi – soprattutto nei territori a torto considerati periferici – è ancora molto vitale. Anzi, per molti aspetti proprio le associazioni di categoria e la rappresentanza datoriale quando riescono a mettersi in gioco e a scendere sul terreno del supporto operativo alle aziende iscritte (ma anche a quelle non iscritte), si rivelano elementi coesivi e propulsivi. Coesivi perché stimolano la nascita di “reti” e di “distretti” digitali che – di fatto – sono ormai l’evoluzione dei distretti produttivi tradizionali; propulsivi perché alimentano percorsi di crescita diffusa che in ogni caso fanno confluire valore aggiunto (non solo dal punto di vista del know how operativo ed organizzativo) sul territorio di riferimento, che in questo caso è la provincia di Salerno (e non è un’impresa da poco).
     Siamo riusciti ad individuare una vera e propria dimensione proattiva che ha trasformato il Premio in un appuntamento dietro il quale è pienamente operativa quella che si può definire a pieno titolo factory dell’innovazione: non solo attraverso un’attenta opera di scouting delle migliori idee innovative tradotte in business vincenti; ma anche mediante l’attivazione di processi di interazione (messa in rete) di contatti tra imprese e tra talenti creativi.  Si tratta, dunque, molto di più della realizzazione di un evento (che resta in ogni caso importante e significativo per i riflessi mediatici e comunicazionali con positive ricadute sulle imprese partecipanti). Il Premio BP è, in realtà, un esempio concreto di come partendo da una visione strategica – la centralità dei percorsi innovativi sia nell’ambito dei processi che dei prodotti – si possa cogliere l’obiettivo di rendere il territorio protagonista dal punto di vista della centralità della comunità virtuale (composta, però, da aziende in carne ed ossa) che è ormai la vera “ricchezza” sulla quale può contare il progetto in progress della nostra manifestazione.
    Naturalmente, resta la constatazione che occorre fare molto di più – nel perimetro delle partnership pubblico/privato – al fine di rendere più stabili e meglio strutturate le numerose start up ad alto tasso di Ict che nascono in Campania ed in provincia di Salerno. La canalizzazione di flussi finanziari e creditizi sul patrimonio di idee ( e di business) che esse rappresentano è una delle priorità. Ed è in questa direzione che i corpi intermedi in possesso di uno sguardo lungo ed abituati ad operare in prima persona - come Confindustria Salerno -  hanno intenzione di continuare a procedere. Senza enfatizzare i positivi risultati già ottenuti, ma consapevoli che la politica del fare non è una questione che riguarda solo la sfera politica ed istituzionale, ma tutte le componenti dei sistemi di sviluppo locale.
    *Presidente Confindustria Salerno


    Il presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro
Torna indietro Stampa

La laurea? Non basta
22/09/2017

thumbnail-small-1.jpgQuesto articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno) venerdì 15 settembre 2017.

di P. Coccorese

ed E. Pappalardo

Se tre indizi fanno una prova, allora è il caso di convincersi una volta e per tutte che la provincia di Salerno di sicuro non è “adatta” ai laureati. Per la verità, non si tratta di una constatazione particolarmente nuova, ma mettere in fila numeri e percentuali che confermano una triste verità fa sempre un po’ impressione. Primo indizio: solo l’8 per cento dei laureati è previsto in entrata nel mercato del lavoro salernitano (fonte: Sistema Informativo Excelsior/Unioncamere/Ministero del Lavoro) nell’ultimo periodo monitorato (agosto-ottobre 2017) in relazione ai contratti che le imprese del settore privato – industria e servizi – hanno dichiarato di volere attivare.  [Continua]

  • thumbnail-small-1.jpg

    Campania. La ripresa c’è, ma ancora lontani dalla pre-crisi
    07/07/2017

    Lo scenario.

    Lo stato di salute dell’economia campana nel 2016 ha mostrato segnali di miglioramento, ma non tali da allentare le preoccupazioni - nel breve e medio periodo – dal punto di vista reddituale ed occupazionale. Secondo diversi fonti analitiche la “ripresina” si è basata su una lieve espansione della domanda interna – che ha rilanciato in maniera disomogenea i consumi – e dell’export (prioritariamente incentrato sul segmento farmaceutico ed in seconda battuta sull’agroalimentare). Il dato che, comunque, fotografa la reale dimensione della situazione si sintetizza nel ritardo ancora ben consolidato del Pil rispetto al periodo pre-crisi (2007). Nel 2016 il prodotto interno lordo campano accusa ancora un -16% in relazione al Pil registrato dieci anni fa. [Continua]


  • Il Convertitore Valuta è offerto da Investing.com Italia.