contatore accessi free Salerno Economy - Blog di informazione economica

ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • L'acquario di Luca Iovine

    Il contesto economico internazionale continua a non sollecitare facili entusiasmi. “Be brave”, ora è il momento Energia voglia di fare ai giovani imprenditori non mancano, ma come fanno i politici a non rendersi conto che il tasso di litigiosità “a doppia cifra” non piace ai mercati e soprattutto non piace agli elettori?

    Essere coraggiosi, il programma dei giovani imprenditori
    Quando Draghi e tutti gli osservatori economici dicono che la Politica monetaria da sola non basta affermano un principio che non può essere contraddetto. I tassi d’interesse sono ad un livello (negativo) che mai si era verificato prima in Europa. Questo significa che oggi è sempre meno conveniente per i risparmiatori, per le imprese ed anche per le banche tenere i soldi depositati, fermi, sul conto. Non solo non ci si guadagna ma ci si perde. Il bazooka di Draghi ha determinato questa situazione, ha sfidato i mercati, ha sfidato i Governi chiedendogli di essere coraggiosi. “Be brave” potremmo dire utilizzando un’espressione “europea” e “Be brave” hanno detto i giovani imprenditori di tutta Italia un paio di settimane fa quando si sono riuniti a Trento per la XXIX edizione del “Meeting dei Giovani Imprenditori del Nord Est” al quale hanno preso parte rappresentanti di tutt’Italia. [continua]




    Green Style di Mario Gallo

    L’iniziativa prevista dal protocollo d'intesa siglato tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con Unicredit. Agribond in arrivo a maggio Lo strumento finanziario riservato alle imprese della filiera agricola prevede la garanzia pubblica di Ismea e punta a sfruttare l'effetto moltiplicatore. Consentirà l'attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni.

    Sei miliardi di euro per l’agroalimentare italiano nel triennio 2016-18: questo il contenuto di un protocollo d'intesa tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Unicredit finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l'accesso al credito delle imprese agroalimentari. L’accordo, denominato “Coltivare il futuro”, prevede, inoltre, un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative a supporto delle imprese. Alla firma erano presenti il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, il Presidente del Gruppo Unicredit Giuseppe Vita e il Country Chairman Italia di Unicredit Gabriele Piccini. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    Lo scenario di breve e medio periodo sembra confermare un cambio sostanziale di sequenze del ciclo economico. Sviluppo o “populismo” elettorale? L’unica strada percorribile sembra legata al processo di riappropriazione da parte delle singole comunità del proprio destino economico e produttivo. Senza divisioni strumentali e concessioni demagogiche ai vari attori in campo.

    Lo scenario di breve e medio periodo sembra confermare un cambio sostanziale di sequenze del ciclo economico. La grande crisi – spiegano autorevoli studiosi – ha strutturalmente modificato i percorsi di crescita dei territori; ha ridisegnato i termini di approccio ai mercati delle imprese; ha imposto nuovi assetti organizzativi nelle aziende. Insomma, non solo è difficile fare previsioni, ma è anche molto complicato orientarsi nelle nuove dinamiche delle produttività; nei nuovi ambiti delle relazioni industriali; nei nuovi (indispensabili) rapporti tra i vari soggetti delle filiere. E’ del tutto evidente che a fare la differenza sono e saranno sempre di più le imprese che hanno una visione non difensiva rispetto ai prossimi mesi e ai prossimi anni. [continua]




    I numeri dell'economia

    L’analisi periodica di Unioncamere conferma il permanere nel 2015 della dinamica di rallentamento delle attività economiche e produttive nel Mezzogiorno. Protesti in calo, imprese “prudenti” Lo scenario regionale segnala che il totale degli assegni protestati è diminuito del 24,8 per cento (media Italia/-20,9%) e quello delle cambiali del 21% (media Italia/-18,3%).

    Nel 2015 nel Salernitano in protesto oltre 23mila cambiali
    (Er.Pa.) – In provincia di Salerno nel 2015 sono andati in protesto 3.289 assegni (importo medio 4.509 euro) e 23.216 cambiali (importo medio 1.345 euro). L’area salernitana è preceduta in Campania solo dal territorio napoletano con 7.563 assegni protestati (importo medio 4.408 euro) e 43.607 cambiali (importo medio 1.341 euro). Ma se si segue il criterio dell’importo medio degli assegni protestati la “geografia” regionale cambia ed al primo posto balza l’Irpinia con 8.642 euro, seguono il Salernitano (4.509 euro), il Napoletano (4.408 euro), il Casertano (4.385 euro) ed il Sannio (3.998 euro). Gli importi medi degli assegni e delle cambiali andati al protesto in Campania sono al di sopra dei valori/Italia, rispettivamente 3.961 euro per gli assegni e 1.293 euro per le cambiali. Un dato che certamente non può considerarsi positivo. [continua]




    Il lavoro

    Il 1° marzo è partita la preannunciata seconda fase del programma riservato alla collocazione dei Neet. Garanzia Giovani? Troppa confusione Ma il rischio di un uso “improprio” dello strumento è dietro l’angolo. Necessaria una correzione di rotta: meno formazione e maggiore impatto - nel lungo periodo - sul cuneo fiscale.

    Garanzia Giovani: ritardi in Campania
    Il 1° marzo è partita la preannunciata “Fase II” del programma Garanzia Giovani: ai datori di lavoro che assumono entro il 31/12/2016 un giovane NEET che abbia svolto o stia svolgendo un tirocinio di Garanzia Giovani spetta un incentivo economico proporzionato alla fascia di profilazione in cui viene collocato il giovane nel momento in cui viene preso in carico da un’Agenzia per il Lavoro. Ma chi sono i NEET? Sono i giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni che non studiano e non lavoro e che hanno aderito al programma G.G. al fine di essere formati per l’inserimento lavorativo. L’incentivo è pari a: 3.000 euro per la fascia bassa; 6.000 euro per quella media; 9.000 euro per quella alta e 12.000 euro per la fascia molto alta. [continua]




Torna indietro Stampa