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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Lo Speciale

    La congiuntura. Dati Cciaa/La terziarizzazione della struttura produttiva nel Salernitano Il turismo? Funziona (in parte) a luglio ed agosto

    Il tasso di occupazione delle camere evidenzia una “tenuta” del settore solo in estate
    Sale il valore medio dei protesti, crescono le sofferenze bancarie, frenano gli impieghi

    L’ultima fotografia dello scenario economico provinciale – scattata dalla Camera di Commercio di Salerno – conferma sostanzialmente le dinamiche in atto ormai da tempo all’interno del sistema produttivo locale. In difficoltà (nel loro complesso, ma non in maniera omogenea, se si considerano i vari segmenti da cui sono composti) i comparti dell’industria e dell’agricoltura, trovano maggiore respiro turismo (ricettività, ristorazione, commercio in qualche modo collegato alla filiera dell’accoglienza) e servizi alle imprese. Ma vanno posti in evidenza due indicatori che riconducono ogni analisi alla realtà non troppo allegra dei fatti: la frenata degli impieghi (-1,7%), la crescita delle sofferenze (+12,1%), l’importo totale ed il valore medio dei protesti che aumentano rispettivamente del 16,9% e del 29%. Le note positive giungono ancora una volta dalle aziende export oriented (il commercio con l’estero nel 2013 fa segnare +11,5% nei primi nove mesi dell’anno rispetto al +7,7% del pari periodo del 2012). Altre analisi di fonte diversa confermano che il perimetro delle conserve e della trasformazione resta tra le poche locomotive in grado di alzare il ritmo della competizione internazionale. [continua]




    I numeri dell'economia

    Rapporto Unioncamere-Cresme/Gli scenari dopo il crollo degli investimenti pubblici Edilizia sostenibile, percorso vincente per le costruzioni

    Nel mercato del Partenariato Pubblico e Privato nuovi spazi  per l’edilizia “green”
    Le directory di crescita: riqualificazione urbana ed eco/efficientamento energetico

    E’ l’edilizia sostenibile l’opportunità più concreta per far ripartire un settore come quello delle costruzioni messo in ginocchio dalla forte crisi del mercato delle opere pubbliche. A confermarlo il rapporto “Il Partenariato Pubblico e Privato e l’edilizia sostenibile in Italia nel 2013“, curato da Unioncamere e realizzato in collaborazione con Cresme Europa Servizi. L’aggravarsi della crisi ed i conseguenti tagli alla spesa pubblica hanno compromesso duramente il mercato delle opere pubbliche: colpiti non solo gli interventi di sola esecuzione, ma anche il settore del Partenariato Pubblico e Privato, considerato, fino ad ora, lo strumento per il rilancio della spesa infrastrutturale del Paese. A fronte del crollo del PPP (con il calo degli importi di gara che dopo il -41% del 2012 ha mostrato un -34% anche nel 2013) si contrappone una fase di crescita della domanda di interventi di importo medio-grande, trainato da interventi di riqualificazione urbana, con tassi di crescita degli importi in gara del 10% per l’intero mercato e superiori al 30% per le sole operazioni di PPP. Rientrano in questa fascia dimensionale il maggior numero di iniziative di PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile. [continua]




    Approfondimenti

    Centro Studi Ance/L’analisi dei dati Unioncamere-Infocamere al 1° dicembre 2013 “Contratti di rete, la Campania ci crede”

    E’ al decimo posto tra le regioni per aziende aderenti, Salerno 21ma tra le province
    A livello regionale già operative 62 iniziative per un totale di 194 soggetti aggregati

    Salerno risulta essere la 21° provincia a livello nazionale per numero di soggetti aderenti ai contratti di rete (89 soggetti coinvolti), prima tra le province campane. La Campania, complessivamente, si colloca al decimo posto nella graduatoria delle regioni e, all’interno di essa, dopo Salerno, troviamo, nella graduatoria nazionale delle province Napoli (28° con 76 soggetti coinvolti), Caserta (68° con 19 soggetti), Avellino (88° con 7 soggetti) e Benevento (99° con 3 soggetti). Il dato, tra gli altri, emerge da una elaborazione del Centro Studi Ance Salerno sulla base del rapporto periodico (“I contratti di rete – Rassegna dei principali risultati quantitativi”) di Unioncamere / Infocamere al 1° dicembre 2013. [continua]




    Green Style

    Coldiretti/La contrazione dei budget spinge le famiglie a cercare le convenienze in rete Alimentare, a caccia di offerte su internet

    E’ boom di prenotazioni on line per gli acquisti di prossimità o a chilometri zero
    E su “e Bay” la telefonia (smartphone e cellulari) guida la classifica delle vendite

    Il mercato delle vendite on line è in netta ascesa. Tanto è vero che in controtendenza con la restrizione dei consumi la spesa in rete delle famiglie cresce del 18 per cento. Nel 2013 sono stati acquistati in rete prodotti alimentari e bevande per un importo di 132 milioni di euro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base di uno studio “Agriventure/Campagna Amica”. Lo studio pone in evidenza le grandi prospettive di crescita per il commercio alimentare su internet. I dati di mercato - sottolinea la Coldiretti - fanno emergere che “in Italia solo il 9% degli utenti che fanno acquisti su internet comprano in ambito alimentare con un peso sul fatturato complessivo e-commerce intorno all’1,2% (la percentuale più bassa nell’Unione Europea), contro il dato della Gran Bretagna che sia attesta al 5,5% (il più alto nell’Unione Europea)”. Gli italiani hanno preferito fino ad ora usare internet per acquistare elettronica (5 per cento), assicurazioni (6 per cento), turismo (24 per cento) e soprattutto per il  tempo libero (57 per cento). Il potenziale di crescita per il cibo in Italia è quindi enorme con “oltre il 29 per cento degli italiani che dichiara comunque di fare ricerche sul web per confrontare prezzi e caratteristiche dei cibi”, sempre secondo l’analisi Coldiretti/Censis. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    Scenari/E’ l’anno delle elezioni europee, ma aumenta la distanza con la dimensione Ue
    Imprese e “filiera” istituzionale, dialogo “improduttivo”
    Non è più questione di analisi e di diagnosi, non decollano gli interventi decisivi
    Resta il nodo della scarsa rappresentatività della soggettività politica dei territori

    La crisi economica si intreccia inevitabilmente con l’ennesimo passaggio “critico” della politica. E’ senza dubbio un fenomeno di livello nazionale, ma la sua “riproduzione” nello scenario locale assume non poche caratteristiche riconducibili ad un vero e proprio immobilismo irresponsabile (o, addirittura, inconsapevole). E’ del tutto evidente che il territorio salernitano attraversa uno dei suoi periodi peggiori in termini di capacità di concretizzare un programma chiaro e condiviso di iniziative da mettere immediatamente in campo senza attendere chissà che cosa dall’alto. Non è un problema di diagnosi o di “visioni” che - soprattutto grazie ad una parte del mondo dell’associazionismo datoriale - sono state in qualche modo già elaborate, perdendosi, poi, nel silenzio della distanza che si è accumulata in maniera esponenziale tra il mondo del fare e le varie ed inconcludenti “filiere” politico/istituzionali. Nell’eterno scaricabarile tra Salerno ed il resto del mondo anche le progettualità valide ed imprescindibili (metropolitana, aeroporto, sistema retro/portuale e reti logistiche ed infrastrutturali integrate) per attivare un disegno di sviluppo non completamente campato in aria, restano indietro o vivono un presente precario.
    [continua]




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