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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Lo Speciale

    Invitalia concede gli incentivi e verifica la realizzazione dei progetti che possono giovarsi di una dotazione di 114,6 milioni. “Neet”, arriva “Selfiemployment” Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha attivato dal 1° marzo un fondo rotativo nazionale che rende disponibili finanziamenti agevolati senza interessi per i giovani che intendono mettersi in proprio o avviare un’attività imprenditoriale.
     

    Gaetano Longobardi (contributipmi.it)
    di Gaetano Longobardi*
    Il problema dell’inserimento nel circuito occupazionale delle giovani generazioni – soprattutto al Sud – è sempre particolarmente grave. Ma negli ultimi tempi si sta verificando un fenomeno per molti aspetti positivo. Si registra, cioè, una forte accelerazione sul versante dell’auto/imprenditorialità. Alcuni dati per rendersi conto dell’entità del fenomeno. L’area salernitana si colloca al 10° posto nella graduatoria delle province per tasso di incidenza delle imprese giovanili (guidate, cioè, da un under 35) sul totale di quelle iscritte al registro camerale: ammontano a 16.438 e “pesano” per il 13,8% (media nazionale: 10,3%). Ma, più in generale, è l’intera Campania ad evidenziare una dinamica imprenditoriale giovanile particolarmente espansiva.
    *Fondatore ed Amministratore del sito
    www.contributipmi.it
      [continua]




    L'acquario di Luca Iovine

    E’ in fase di start up il concorso a cattedre che prevede l’immissione in ruolo di oltre 60mila insegnanti. La nuova scuola? Sfida decisiva I docenti dovranno essere gli “allenatori culturali” delle nuove generazioni, provando a trasferire la passione per l’aggiornamento ed il miglioramento continuo.

    Nuovo concorso a cattedre: 60mila posti per 200mila insegnanti
    Esiste una correlazione positiva tra fiducia e risultati in ogni settore della vita anche a scuola. Se hai paura di imparare fai più fatica a memorizzare i concetti, ci metti più tempo. Non è solo una questione psicologica in senso stretto ma anche una questione comportamentale. All’Università c’erano esami/“scoglio” che a noi studenti di economia facevano tremare i polsi: diritto privato, diritto commerciale, matematica, ragioneria. Alcuni facevano decine di tentativi prima di riuscire a superare l’esame. Passavano anni, qualcuno abbandonava gli studi, qualcuno cambiava facoltà. Dietro questi risultati in parte determinati dall’oggettiva difficoltà delle tematiche ed in parte dalla non frequente “brillantezza” didattica dei docenti, c’era quasi sempre la responsabilità dello studente. [continua]




    Il lavoro

    Primi bilanci ad un anno dal Decreto Legislativo 23/15 relativo alle nuove norme in materia di contratti. La sussistenza della contestazione La sentenza del Tribunale di Roma (novembre 2015) evidenzia che - per escludere la tutela reale - il fatto materiale deve essersi verificato, riconducibile al lavoratore e tradursi in un inadempimento che abbia rilievo disciplinare.

    Una sentenza del Tribunale di Roma specifica casi di tutela reale
    Sono trascorsi 365 giorni dal D. Lgs. 23/15 sul contratto a Tutele Crescenti che prevede la reintegra nel posto di lavoro a seguito di licenziamento quando lo stesso sia intimato in forma orale, sia discriminatorio o nullo – ossia il fatto posto alla base del licenziamento sia fondato su un motivo illecito. Il motivo illecito è rinvenibile anche nelle ipotesi di insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore e posto a base del licenziamento; in effetti, il quarto comma dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, stabilisce che, nei casi di sussistenza del fatto materiale che non integri il “giustificato motivo” o la “giusta causa”, il giudice che rilevi illegittimo il licenziamento non può far altro che condannare il datore di lavoro al pagamento di un’indennità risarcitoria proporzionata alla anzianità aziendale del lavoratore. [continua]




    Green Style di Mario Gallo

    L’annuale rapporto del Sinab “fotografa” la situazione nel particolare segmento del settore primario. In Campania più imprese “bio” Operatori in crescita (2.016 nel 2014, +4,8% rispetto al 2013), ma risultano in calo sia la superficie biologica, scesa nel 2014 a 20.548 ettari, sia la sua incidenza sul totale delle aree coltivate. Le colture più diffuse: frutta in guscio (5.226 ettari) e olivo (2.786 ettari).

    Continua a non conoscere crisi il settore biologico in Italia che, tra novembre 2014 e novembre 2015, ha visto un incremento dei consumi pari al 20% in valore. A rilevarlo è Ismea che, insieme a Ciheam Bari, per il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha pubblicato l’annuale rapporto del Sinab  “Bio in cifre 2015”. Nel rapporto sono contenuti i numeri più significativi del settore: dati strutturali (numero di imprese, superfici e colture), dati di mercato (consumi e prezzi) e importazioni da Paesi terzi. Analizzato, inoltre, anche il fenomeno dei Biodistretti, con un particolare approfondimento, quale caso di studio, del Biodistretto del Cilento. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    La riflessione di Aldo Bonomi riporta al centro delle dinamiche di crescita le potenzialità delle aree vaste. Il vero “tesoro”? Il territorio Indebolito l’anello di coordinamento delle Province, resta in piedi l’esigenza di “ragionare” in termini di visione larga, superando il neo/municipalismo legato all’elezione diretta dei sindaci.

    Nel modello di amministrazione del territorio è venuto quasi del tutto a mancare – grazie ad una riforma che di fatto ha soltanto ulteriormente confuso le competenze – l’anello di raccordo tra dimensione municipale ed ambito regionale: l’Ente Provincia. Al di la della strumentalità politica del provvedimento - in perfetta sintonia con le scelte demagogica di un decisionismo incompetente e distante dalle reali esigenze delle comunità - le conseguenze di questa tipologia di approccio alle politiche di sviluppo locale si stanno rivelando ancora più devastanti rispetto alle previsioni. [continua]




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