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ICEA - Istituto Certificazione Etica e Ambientale

  • Glocal di Ernesto Pappalardo

    Non esiste ancora una “cultura” dell’attrazione degli investimenti (pubblici e privati) sulla base di progetti capaci di generare economie di scala significative. Aree vaste e “cacicchismi” Il ridisegno dei confini della “geografia” dello sviluppo in provincia di Salerno si infrange troppo spesso sul muro della “cristallizzazione” delle “letture” economiche e sociali dei territori.

    Nelle ultime settimane abbiamo pubblicato su salernoeconomy una serie di approfondimenti - realizzati con la preziosa ed indispensabile collaborazione di Paolo Coccorese e Pasquale Persico - che hanno confermato da un lato la particolare ed originale connotazione socio/economica dei vari comprensori territoriali che compongono la nostra provincia; dall’altro l’esigenza di porre al più presto mano ad un’efficace azione di valorizzazione delle “differenze” attraverso piani di sviluppo che tengano conto delle aree vaste di fatto esistenti nel Salernitano.  [continua]




    I numeri dell'economia

    L’elaborazione dei dati pubblicati sul sito opencup.gov.it/ nato per organizzare le informazioni sugli interventi avviati con risorse comunitarie, nazionali, regionali ecc. Fondi. Comuni più abili al Sud Finanziamenti alle infrastrutture. Lombardia (156 mld) più avanti di poco rispetto alla Campania (149 mld). Seguono Veneto (117); Lazio (99); Emilia R. (91); Sicilia (87).

    Comuni abili ad individuare le fonti finanziarie
    di Alfonso Schiavino
    Il Sud ha ottenuto molti finanziamenti per lavori pubblici negli ultimi dieci anni. Decisiva, però, non è stata tanto la progettualità diretta del governo, che invece tende al Nord Est. I piani per le infrastrutture sono un merito maggiore degli enti locali, soprattutto i Comuni, abili a individuare le varie fonti finanziarie. C’è qualche verità economica e politica da scoprire, nella montagna di dati aperti OpenCup.  [continua]




    Lo speciale

    Le previsioni delle imprese per il periodo gennaio-marzo 2017 (Sistema informativo Excelsior/Unioncamere/Ministero del Lavoro). Nuove assunzioni? Nelle Pmi Va sempre alle “piccole” il primato per la creazione di nuovi posti di lavoro (previsti), due terzi del totale. Nelle regioni del Mezzogiorno la più elevata quota riferita alla ricerca di diplomati (44%).
     

    Positiva la domanda di diplomati da parte delle imprese al Sud
    Il 54% delle assunzioni che le imprese intendono fare nel primo trimestre 2017 sarà effettuato nelle regioni settentrionali (29% nel Nord Ovest, 25% nel Nord Est) e il 46% nel Centro-Sud (18% nel Centro, 28% nel Sud e Isole). Va sempre alle “piccole” imprese la medaglia d’oro per numero di assunzioni previste: a loro si dovranno quasi i due terzi del totale, mentre il 13% si concentrerà nelle “medie” ed il 23% nelle “grandi”. Il Nord Ovest si caratterizza per la quota massima di laureati (21%). Il Nord Est è invece l’ambito con la quota più elevata di assunzioni senza formazione specifica (30%). Il Centro presenta la quota più bassa in assoluto di qualificati (13%), ma anche quote di laureati e di diplomati superiori in entrambi i casi di 2 punti alla media nazionale. Le regioni del Mezzogiorno, infine, presentano la più elevata quota di diplomati (44%).  [continua]




    Green Style a cura di: Medicert

    Si è celebrata nei giorni scorsi (domenica 5 febbraio) la giornata nazionale della prevenzione. Cibo sprecato? Vale 12 miliardi Ogni anno in Italia si recuperano 550mila tonnellate di alimenti in eccedenza che vengono distribuiti alle persone in difficoltà. L'obiettivo è arrivare a 1 milione di tonn.

    Si è celebrata nei giorni scorsi (domenica 5 febbraio) la giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. In Italia il cibo che finisce nella spazzatura vale 12 miliardi di euro e il 50% degli sprechi si registra tra le mura domestiche. Un fenomeno che il Governo italiano contrasta con diverse misure, nel solco tracciato da “Expo 2015” e dai principi della “Carta di Milano”. Lo scorso agosto è stata approvata la legge contro gli sprechi, rafforzando anche il tavolo indigenti, e con il “Piano spreco zero” è stato reso più conveniente per le aziende donare che sprecare.  [continua]




    Lo speciale 2

    Il costo complessivo della bonifica deve rientrare tra 20mila e 400mila euro.  Amianto, ecco le agevolazioni Definite le modalità per accedere al bonus previsto dalla legge 221/2015. Credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute dalle imprese. Domanda entro il 31 Marzo 2017. 

    Incentivi per le bonifiche dei siti con amianto
    di Enrico Mastropietro*
    L’amianto è una sostanza di natura minerale che si ottiene a seguito di attività estrattiva, il cui nome deriva dalla parola “absesto” (traducibile con la locuzione “che non si spegne mai”). Per le sue eccezionali proprietà di resistenza al fuoco, di isolamento termico ed elettrico, per la sua facile sintesi con altre sostanze quali il cemento e soprattutto per i suoi bassi costi, è stato in passato ampliamente usato nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti. Alle sue notevoli proprietà, tuttavia, hanno fatto da drammatico contraltare i rischi ambientali e sanitari derivanti dal suo utilizzo.
    *Avvocato, Responsabile Relazioni Industriali di Gruppo Iovine
    Associazione APAIE Salerno
    infoapaie@gmail.com- Tel 0897728547

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