Newsletter del 26/06/2015
L’analisi dei flussi finanziari in Campania elaborata dalla Banca d’Italia (Economie regionali). Credito e Imprese, -1,8% nel 2014 I finanziamenti erogati al sistema produttivo ancora in riduzione, sebbene in misura inferiore rispetto al 2013 (-3,7). Ma crescono i prestiti all’industria alimentare e tessile. In flessione quelli al comparto metallurgico, ai trasporti, al gomma-plastica ed alle costruzioni (-2,8 per cento rispetto al -3,6 di fine 2013).
In attenuazione il calo dei finanziamenti bancari in Campania
L’analisi Prometeia/Banca d’Italia evidenzia il permanere di gravi criticità nel comparto. Costruzioni, ancora buio fitto Valore aggiunto ridotto del 5,3% nel 2014. Nel periodo 2008/2013 calo del 7,8% in media d’anno. L’intera filiera paga le conseguenze della diminuzione degli investimenti.
Si riduce ancora il valore aggiunto del comparto edile campano
Symbola e Crea in collaborazione con Coldiretti in campo per difendere le produzioni Made in Italy. Il “Piq” per l’olio di qualità L’iniziativa nasce per contrastare la polarizzazione del mercato interno: la quota delle aziende con alti standard di riferimento si attesta al 39,2%, mentre il restante 60,5% punta ai ricavi dalla quantità dei volumi venduti.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 11 giugno gli ultimi decreti attuativi del Jobs Act. La riforma degli ammortizzatori “Ora i provvedimenti passano alla prova dei fatti: sarà centrato l’obiettivo di tutelare il lavoro piuttosto che puntare a percorsi di salvataggio di attività produttive non più competitive sul mercato?”.
Cigo e Cigs: con la riforma riduzione a 24 mesi
Il Consiglio dei Ministri dell’11 giugno scorso ha approvato in via preliminare il decreto attuativo del Jobs Act riguardante la riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) e straordinaria (CIGS). Il decreto contiene disposizioni comuni ai due strumenti di integrazione salariale con l’estensione della platea dei beneficiari anche agli apprendisti, nonché la revisione della durata massima del trattamento che viene ridotta a 24 mesi, rispetto ai 36 attuali, nel quinquennio mobile.
*Studio Viviano&Partners
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L’analisi della Banca d’Italia conferma lievi segnali di miglioramento, ma occorrerà ancora molto tempo per ritornare ai livelli del 2007. La crisi? Dopo i giochi della politica I numeri e le statistiche confermano le differenze: solo le aziende medio/grandi riescono a cogliere i vantaggi derivanti da alcune variabili “macro”. Per la maggioranza delle Pmi la situazione resta difficile.