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  • Green Style di Mario Gallo

    L’analisi del Centro Studi di Confagricoltura evidenzia pesanti dinamiche negative rispetto ai risultati conseguiti nel periodo 2009/2013. Agroalimentare, l’embargo russo costa caro Nel 2015 il calo dell’export “Made in Italy” ammonta a 244 milioni di euro. Si stima un decremento di 56,9 milioni per la frutta, di 44,2 per le carni e di 41,7 per formaggi e latticini.

    E’ pari a 244 milioni di euro la riduzione delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Russia nel 2015 a seguito dell’embargo istituito dal governo della Federazione Russa dall’agosto 2014. La stima è del Centro Studi di Confagricoltura che ha confrontato i dati attuali con quelli relativi alle esportazioni registrate fra il 2009 e il 2013 che avevano segnato, in valore, un incremento del 119%. [continua]




    Lo Speciale

    L’elaborazione si basa sulla rilevazione realizzata tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016 dal Censis con l'Associazione Italiana delle Banche Estere. Aibe Index, capitali esteri più “attratti” Il 49% degli intervistati ha riscontrato nei ritardi nella digitalizzazione del nostro Paese la causa di un impatto negativo. Ma per il 41% del panel manca una strategia generale per la competitività del sistema-Paese.

    Italia pił 'attraente' per gli investitori esteri
    (Er.Pa.) – Il tema cruciale della capacità attrattiva di investimenti esteri può avvalersi di indicazioni maggiormente incoraggianti rispetto al 2014. Lo studio Censis/Aibe (Associazione Italiana delle Banche Estere) consente di intravedere spiragli positivi, anche se le criticità individuate dal panel degli intervistati confermano l’urgenza di intervenire sui livelli di pressione fiscale, sulla macchina burocratica/amministrativa e sui tempi della giustizia civile. Va sottolineato, però, che il livello elevato delle risorse umane, le conseguenze in termini di flessibilità del Jobs Act e la stabilità istituzionale rappresentano punti di riferimento importanti per orientare i capitali stranieri a scegliere il nostro Paese. E’ in questo contesto che, naturalmente, l’appeal del Mezzogiorno si confronta risentendo di una generale qualità della filiera delle P.A. decisamente inferiore a quella che si registra nelle regioni del Centro e del Nord. [continua]




    L'acquario di Luca Iovine

    L’iniziativa promossa da Italia Lavoro intende promuovere l’alternanza tra percorsi di apprendimento ed esperienze nel circuito produttivo. “FixO” per Scuola & Imprese Formazione e Innovazione per l’Occupazione è il programma che Italia Lavoro mette in campo per combattere la disoccupazione giovanile, puntando su una più rapida ed efficace transizione dal sistema dell’istruzione al mondo dell’occupazione.
     

    Il bando FixO prorogato fino a giugno 2016
    Scuola ed impresa sono sempre state molto lontane in Italia ma anche grazie alle recenti normative (Buona Scuola) le possibilità di convergenza tra scuola e mondo del lavoro sono aumentate significativamente; e questo è un bene sia per i giovani che per le imprese, perché crea un maggior legame tra i ragazzi ed il territorio. Nel lungo periodo l’attivazione di questo processo, potenzialmente virtuoso, dovrebbe infatti frenare la triste fuga di cervelli che da troppo tempo caratterizza l’Italia. Anche se non soltanto dovremmo trattenere i nostri cervelli, ma dovremmo attirare anche quelli di altri Paesi. Il che risulta difficile per il “Bel Paese” indietro nella speciale classifica degli investimenti in Ricerca&Sviluppo. Invertire questa tendenza è la ricetta necessaria per aumentare la competitività delle nostre imprese rispetto a quelle degli altri Paesi industrializzati. [continua]




    Il lavoro

    Il 22 Gennaio 2016 è stato pubblicato in G.U. il D.Lgs. 8/2016 strutturato in dieci articoli. Contributi Inps depenalizzati Il mancato versamento da parte delle imprese degli oneri previdenziali ed assistenziali trattenuti (e non versati) a lavoratori e collaboratori configurerà un illecito amministrativo.

    Il mancato versamento dei contributi Inps non pił reato penale
    Dallo scorso 6 febbraio il mancato versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, trattenuti ai lavoratori ed ai collaboratori e non versati, non sarà più reato penale ma solo illecito amministrativo. Il 22 Gennaio 2016 è stato pubblicato in G.U. il D.Lgs. 8/2016 che consta di 10 articoli relativi alla depenalizzazione di alcuni reati: l’art. 3 riguarda proprio l’omesso versamento di ritenute previdenziali ed assistenziali disponendo la modifica dell’art. 2 c.1-bis della L. 638/83 che regolamentava l’omesso versamento. Alla luce della nuova formulazione si evince che l’omesso versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali fino a 10mila Euro annui è punito con la sola sanzione amministrativa da € 10.000 a € 50.000. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    I limiti della politica economica del Governo per il Mezzogiorno confermano il ruolo cruciale delle Regioni nei processi di ripartenza. Scarso “appeal”? Niente investimenti Le indagini sulla qualità istituzionale (Svimez) e sulla capacità attrattiva del sistema-Paese (Aibe Censis) evidenziano la necessità di intervenire sui livelli di efficienza della macchina amministrativa pubblica per migliorare le condizioni di “contesto” nelle aree del Sud.

    Se si mettono insieme i risultati di due indagini recenti sulle cosiddette “condizioni di contesto” (a partire dal “paesaggio” delle Pubbliche Amministrazioni e dai livelli di efficienza che esse sono in grado di esprimere), ci si rende conto una volta di più che quasi tutto quello che appartiene alla sfera del pubblico penalizza in maniera rilevante i sistemi economici e produttivi del Sud. [continua]




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