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  • I numeri dell'economia

    La parabola crescita/decrescita di quanti avevano 0/9 anni tra il 1982 ed il 1991 nell’arco di tempo 1° gennaio 1992/1° gennaio 2017. 5.000 giovani con la valigia Rientrano nella fascia di età 25/34 anni, residenti in provincia di Salerno, in cerca di  lavoro (o di specializzazione) nelle regioni del Nord o all’estero.

    Emigrazione giovanile, dramma del Sud
    Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (Edizione Salerno) domenica 3 settembre 2017.
    di P. Coccorese
    e E. Pappalardo
    A conti fatti, al 1° gennaio 2017 (sulla base di dati Istat) mancano all’appello 5.055 giovani compresi nella fascia di età 25/34 anni registrati alla loro nascita come residenti in provincia di Salerno. E’ questo il saldo demografico ampiamente negativo che emerge al netto delle ricadute in entrata relative ai flussi di immigrazione straniera. In altre parole, i giovani che si sono allontanati dal territorio dove sono nati costituiscono un esercito di migliaia di persone.  [continua]




    Lo speciale

    Le "strade" finanziate dal Cipe nel quadro del programma Fsc.  Appia e Francigena, un vero tesoro Gli itinerari turistico-culturali ufficiali attraverseranno le province di Caserta, Benevento e Avellino. I comuni interessati sono oltre 100, con un grande escluso. 

    Le strade dell'antichità esercitano ancora un grande appeal
    di Alfonso Schiavino
    Due itinerari turistico-culturali ufficiali attraverseranno la Campania toccando le province di Caserta, Benevento e Avellino. Il tratto regionale della Via Francigena andrà da San Pietro Infine a Greci. Il percorso Appia Regina Viarum si estenderà da Sessa Aurunca a Lacedonia. I territori comunali interessati sono 70, altri 43 costituiscono l’area d’interesse. C’è pure un’esclusione clamorosa, come suggerisce il poeta Orazio. [continua]




    Lo speciale 2

    Ecco come la grande recessione ha cambiato la “geografia” del commercio nelle città. Meno negozi, più B&B Confesercenti: “Spesa delle famiglie ancora 1.500 euro inferiore a quella del 2007, in controtendenza solo turismo, bar e  ristorazione”.

    Commercio di prossimità in grave difficoltà
    “Meno commercio tradizionale, più ristorazione e turismo. La grande recessione ha trasformato profondamente il volto delle nostre città, modificando la composizione delle attività urbane e scambiando le vetrine dei negozi con pub, bar, ristoranti e attività turistiche. Dal 2007 ad oggi sono scomparse (a livello nazionale, ndr) oltre 108mila imprese del commercio in sede fissa, il 15% del totale. Attività che sono state parzialmente sostituite da pubblici esercizi e attività ricettive (+63mila, per un incremento del 16,6%)”. È questa la “fotografia” scattata da uno studio dell’Ufficio Economico Confesercenti, elaborato a partire dai dati Istat e dalle rilevazioni dell’Osservatorio su Commercio e Turismo dell’associazione.  [continua]




    Green Style a cura di: Medicert

    Dal Sana (Bologna 8/11 settembre) emergono gusti e tendenze dei consumatori che scelgono alimenti naturali.  Chi compra bio? E' fedele La ricerca di Nomisma conferma la crescita del mercato “green”. Continua ad aumentare il numero di famiglie che acquista consapevolmente questa tipologia di prodotti.

    Il cibo e gli stili di vita ad esso connessi rappresentano sempre di più le due direttrici principali che orientano il mercato dei consumi alimentari a livello mondiale. Nel corso del Sana - il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, giunto alla ventinovesima edizione, Bologna 8/11 settembre - emergono come ogni anno numeri e tendenze particolarmente utili per comprendere l’evoluzione degli scenari interni ed internazionali.  [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    Appare sempre più chiaro come sia lontana dal vero la rappresentazione che la politica ci propina dei nostri territori. Sviluppo e fuga di cervelli Occorre rivalutare fortemente le logiche orizzontali relative a nuove governance aperte, non piramidali. Insomma, è un problema di approccio culturale.
     

    Ogni volta che prende forma la triste realtà dei numeri sull’emigrazione giovanile, appare sempre più chiaro come sia lontana dal vero la rappresentazione che la politica (e non solo la politica, per la verità) ci propina dei nostri territori. L’analisi dei flussi in uscita dei residenti in provincia di Salerno compresi nella fascia anagrafica 25/34 anni - vedi approfondimento nel numero on line della newsletter del venerdì -  conferma quello che è addirittura diventato un luogo comune. Ma avere superato la soglia di 5.000 ragazzi con la valigia, è davvero molto triste.  [continua]




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