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  • Lo Speciale

    L’iniziativa è finalizzata a sostenere finanziariamente i percorsi di auto/imprenditorialità Le Bcc in campo per le start up Siglato il protocollo d’intesa tra la Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo e l’Università di Salerno. In tempi brevi il bando per selezionare i progetti più innovativi nel segmento del turismo culturale.

    Il direttore di Federcampana BCC Francesco Vildacci

    di Ernesto Pappalardo

    L’obiettivo è concreto: non solo rendere disponibile un sostegno finanziario alle start up giovanili impegnate nel segmento del turismo culturale in provincia di Salerno, ma anche immaginare percorsi più strutturati (ricorrendo a forme innovative di equity) di accompagnamento sul mercato di progettualità innovative per verificarne l’autonoma sostenibilità. “Si tratta - dice a salernoeconomy.it il direttore di Federcampana Bcc Francesco Vildacci - di un esperimento che si è reso possibile grazie all’impegno diretto di sei Banche di Credito Cooperativo: in primis quella di Capaccio/Paestum il cui input è stato subito raccolto da Banca di Salerno; Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella; Bcc Comuni Cilentani; Bcc Fisciano; Banca del Cilento e Lucania Sud, alle quali sta per aggiungersi la Bcc di San Marco dei Cavoti e del Sannio-Calvi. Naturalmente la Federazione non ha fatto mancare il supporto in termini tecnici, come farà ancora nei prossimi mesi, quando entreremo nella fase più operativa”.

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    I numeri dell'economia

    Istat/Ancora conferme dello stato di grave difficoltà di una fetta consistente delle famiglie meridionali La crisi? Ha diviso in due l’Italia Al Sud il 55,1% dei residenti non riesce a fare fronte a spese impreviste per un importo pari a 800 euro; il 19,6% ha arretrati per mutuo, bollette, affitto o altri debiti ed il 21,9% non è in grado di fare un pasto adeguato ogni due giorni.

    L'Istat conferma l'esistenza di un Paese diviso in due pezzi

    di Mario Gallo

    Nel 2013 il 28,4% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, ma se tale percentuale è contenuta al 17,4% al Nord ed al 22,9% al Centro, sale vertiginosamente al Sud ed Isole raggiungendo il 46,2%. Ancora più alta la percentuale di popolazione esposta al rischio in Campania, pari al 49%. Questi alcuni dati che emergono dall’indagine dell’Istat “Reddito e condizioni di vita” relativa al 2013, dalla quale, comunque, si evince una diminuzione di 1,5 punti percentuali dell’indicatore rispetto al 2012.

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    Green Style

    Coldiretti-Ixé/Il cambiamento in atto per tentare di contenere gli  sprechi sulla tavola La crisi “spinge” il “doggy bag” Secondo l’indagine il 33% dei clienti non disdegna di recuperare gli avanzi dei cibi consumati in strutture esterne e  di portarli a casa all’interno di un sacchetto;  il 10% svolge tale pratica abitualmente, mentre il 23% lo fa solo saltuariamente.

    Anche in Italia prende piede l’abitudine di portare a casa gli avanzi dei cibi consumati nelle strutture per la ristorazione con il cosiddetto “doggy bag”. A confermarlo un’indagine on line condotta dal sito della Coldiretti da cui emerge come tale pratica sia, ormai, da considerarsi nella norma per un italiano su tre. Una “moda” o una conseguenza della crisi? C’è da sottolineare che nel 2013, secondo un’indagine Coldiretti/Ixé, quasi tre italiani su quattro (il 73%)) hanno tagliato gli sprechi a tavola. [continua]




    La nota politica

    La ridefinizione del perimetro delle “aree” politiche diventa strategica anche in Campania C’era una volta il “centrodestra” In vista delle prossime elezioni regionali si conferma la grande confusione in entrambi gli schieramenti: non solo nel “polo” di centrosinistra, ma anche nell’aggregazione che dovrà sostenere (molto probabilmente) il governatore uscente Stefano Caldoro.

    Problemi d’identità per il 'centrodestra' campano

    di Ernesto Pappalardo

    La questione della “scomposizione e “ricomposizione” delle aree politiche è ormai diventata predominante alla luce dei tumultuosi processi di verticalizzazione decisionale sotto il profilo partitico/istituzionale. La polarizzazione delle leadership – il cosiddetto effetto/Renzi – ha preso il sopravvento proprio perché ha consentito di valicare ampiamente il tradizionale bacino di voti del centrosinistra. In altri termini, il “ciclone” scatenato dal presidente del Consiglio/segretario dei democrat alle ultime elezioni per il parlamento europeo – come confermato da successivi sondaggi di opinione – ha avuto, tra le varie conseguenze, quella non secondaria di rendere estremamente labili i confini di demarcazione tra l’ambito progressista (che, in ogni caso, continua a rimanere a livello Ue all’interno del partito socialista) e quello popolare/moderato (che si riconosce, tra qualche contraddizione, nel Ppe).

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    Glocal di Ernesto Pappalardo

    Nonostante la grave recessione economica non si individuano sostanziali cambiamenti La crisi non scalfisce la “palude” salernitana L’invasività della politica e l’incapacità di individuare almeno alcune priorità condivise continuano ad incidere negativamente sulla captazione dei fondi europei necessari alla realizzazione di una strategia di crescita strutturale del territorio

    Mentre il “dibattito” in corso sui modelli di sviluppo locale si attarda nel trovare il “giusto equilibrio” tra spinte dell’alto e dinamiche dal basso per individuare l’unico “percorso” non più rinviabile – quello capace, cioè, di fare affluire sui territori “ossigeno” (investimenti e nuova liquidità) – la provincia di Salerno continua a sopravvivere dall’inizio della crisi perdendo posti di lavoro stabili e, soprattutto, senza avere almeno un’idea concreta di cosa fare da “grande”. Non stupisce neanche più, per la verità, la stagnazione “metodologica” e di contenuti (fatte rarissime e quasi solitarie eccezioni) che affligge da tempo l’intero universo di quelli che una volta si potevano definire “attori” dei percorsi di crescita. Il fatto è, però, che mentre non si muove foglia, le imprese continuano a combattere la loro guerra senza alcun supporto dei livelli istituzionali, che, pure, in qualche modo dovrebbero battere un colpo. [continua]




    High/Low Style di Mariella Nardiello

    Continua il viaggio alla scoperta delle nuove frontiere del comfort tra le mura casalinghe Il relax in bagno? Con la cromoterapia Il colore e le luci diventano determinanti per innalzare il livello della qualità della vita in uno degli ambienti della casa ormai sempre più attrezzati per curare il benessere del corpo.

    Clicca sulla foto per osservare i dettagli
    Il bagno padronale o “camera da bagno”, è il luogo più intimo dell’involucro abitativo, dove in tutto relax possiamo finalmente abbandonarci ai sensi, per lasciarci alle spalle la frenesia di tutti i giorni ed immergerci in un’oasi di benessere. Il bagno è lo spazio della casa dove le tecnologie ben interpretano il linguaggio delle forme pulite ed eleganti che i più rinomati brand del settore dell’arredo ci offrono. Oggi, infatti, è possibile comporre la soluzione per noi più adeguata, attraverso innumerevoli prodotti innovativi. [continua]




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