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  • Glocal di Ernesto Pappalardo

    Il fenomeno dell’auto/imprenditorialità si intreccia con la caccia alle opportunità in Paesi più meritocratici come l’Inghilterra e la Germania.  La triste storia dei ragazzi con la valigia  Mentre la politica litiga sui numeri di una presunta ripresa, aumentano i giovani che scelgono di andare all’estero alla ricerca prima di tutto di “pari condizioni” per tentare di fare il lavoro per il quale hanno studiato e si sono preparati. 

    Nella quotidiana e sterile polemica sui numeri e sulle percentuali con lo zero/virgola, lascia attoniti la siderale distanza tra il cielo etereo della politica che è ormai tutta concentrata sul risultato del referendum costituzionale, e le “banali” problematiche che la stragrande maggioranza dei cittadini “normali” continuano ad affrontare rigorosamente da soli nell’affannosa ricerca di soluzioni dignitose per se stessi e per le proprie famiglie. Il “nodo” centrale da sciogliere resta al Sud (e nel resto d’Italia, sia chiaro) la collocazione dei propri figli all’interno del mercato del lavoro. Si tratta della sfida più importante non solo dal punto di vista affettivo (che, naturalmente, è sempre predominante), ma anche per l’entità delle risorse che vengono, ormai, richieste alle famiglie. E’ una sfida che oggi inizia ben prima della conclusione del percorso di studi prescelto.  [continua]




    I numeri dell'economia

    Ismea. Continua la contrazione dei finanziamenti destinati al comparto primario, diminuiti del 2,1 % su base annua. Credito difficile per le imprese agricole Ma cresce il peso delle imprese dell'industria alimentare in termini di finanziamenti intercettati, pari al 3,7% dello stock dei prestiti bancari complessivi (3,5% nel 2015). Va, in ogni caso, tenuto conto del quadro complessivo che non è sostanzialmente positivo.

    Diminuisce il credito alle imprese agricole
    Si configura un vero e proprio “dualismo” – secondo l’analisi elaborata dall’Ismea – delle dinamiche di erogazione del credito: in flessione i finanziamenti destinati alle imprese agricole; in crescita, invece, quelli richiesti ed ottenuti dall’industria alimentare.
    “Continua la contrazione dei finanziamenti destinati alle imprese agricole - scrive, infatti, l’Ismea - diminuiti del 2,1 % su base annua. La dinamica è opposta per i prestiti alle imprese dell'industria alimentare (+2,5%). Per le imprese agricole e dell'industria alimentare considerate nel complesso, invece, il dato di luglio mostra una situazione di sostanziale stabilità sui livelli del 2015: gli stock bancari da queste intercettati sono diminuiti solo dello 0,2%”.  [continua]




    Lo speciale

    Il bando “Investimenti in Ricerca Industriale  & Sviluppo pre/competitivo negli ambiti fissati da Horizon 2020”. Crescita sostenibile? Ecco “Creso” Le spese ammissibili non possono essere inferiori a 800mila euro e superiori a 5 milioni di euro. La domanda deve essere presentata-telematicamente allo sportello del Mise a partire dal 17 ottobre prossimo. 

    Gaetano Longobardi (www.contributipmi.it)
    di Gaetano Longobardi*
    Con la riforma degli incentivi alle imprese realizzata dal Decreto Crescita 2012, il FIT – Fondo per l’Innovazione Tecnologica - ha assunto la denominazione di “Fondo per la Crescita Sostenibile”. Il nuovo Fondo è destinato al finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività dell'apparato produttivo, con particolare riguardo alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e sviluppo delle imprese. 
    *Fondatore ed Amministratore del sito www.contributipmi.it
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    Lo speciale 2

    Il 23 settembre il Consiglio dei Ministri ha provveduto ad esercitare la delega prevista dalla L. 183/2014 approvando le disposizioni integrative e correttive relative a 5 dei 7 decreti di attuazione.   Voucher, le modifiche non bastano   Si aprono addirittura spazi per un uso ancor più elusivo dello strumento. Deve essere assolutamente chiarito il momento in cui si applica la maxi–sanzione per lavoro nero e quando, invece, si ricorre alla semplice sanzione amministrativa”.   

    La stretta sui voucher desta molte perplessitą
    di Antonio Viviano*
    Il 23 settembre il Consiglio dei Ministri ha provveduto ad esercitare la delega prevista dalla L. 183/2014 ed ha approvato il Decreto Legislativo che contiene le disposizioni integrative e correttive relative a 5 dei 7 decreti di attuazione della L. 183/2014. Per quel che riguarda il Lavoro Accessorio, il legislatore delegato è intervenuto soltanto sul comma 3 dell’art. 49; lo stesso è stato completamente riscritto superando la vecchia comunicazione all’Inps e prevedendo una procedura simile a quella in uso per il lavoro intermittente ovvero il committente che utilizza i voucher deve comunicare la prestazione almeno 60 minuti prima dell’inizio attraverso sms o posta elettronica indirizzati alla Direzione Territoriale del Lavoro competente.     [continua]




    Green Style di Mario Gallo

    In pericolo l’attività produttiva e la stessa sopravvivenza di oltre trecentomila aziende agricole italiane. Pasta, un pacco su tre con grano estero Coldiretti: Etichettatura di origine obbligatoria necessaria per contrastare ulteriormente le speculazioni che nell’ultimo anno hanno provocato il crollo del prezzo che si è quasi dimezzato (-43 per cento). 

    La difficile e complessa “guerra” del grano duro continua a rimanere al centro dell’attenzione in considerazione della grave situazione nella quale si ritrovano le aziende di questo particolare segmento produttivo a causa del  crollo del prezzo della materia prima indispensabile per la produzione dell’autentica pasta “Made in Italy”. In tale contesto si inseriscono diverse iniziative a livello governativo che puntano a tutelare in maniera più efficace i consumatori e le aziende. Positivo il commento del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in relazione alla procedura di etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta preannunciata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che si è impegnato a fare in modo che venga riconosciuta come “Made in Italy” solo la pasta fatta con grano italiano. In questo modo – ha sottolineato la Coldiretti – “si cambia direzione anche sul versante della trasparenza dell’informazione in una situazione in cui un pacco di penne e spaghetti su tre contiene prodotto straniero senza che il consumatore lo sappia”.    [continua]




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