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  • Lo Speciale

    L’analisi del report del Sole 24 Ore conferma la situazione di attesa Salerno in stand by aspetta la “ripresina”

    Famiglie ed imprese non investono senza la “rete” del circuito bancario
    Pil pro capite e risparmi “tengono”, ma il tenore di vita è tra i più bassi

    Una veduta di Salerno
    Al reddito pro capite più “alto” della regione (15.613 €) si contrappone il penultimo posto in Italia (ed ultimo in assoluto se si prende come riferimento la classifica dei capoluoghi di provincia della Campania) per tenore di vita. E’ tutta qui la “contraddizione” del territorio salernitano che emerge dal report di fine anno de “Il Sole 24 Ore”. Difficile “leggere” questi dati, se non considerando il trend dei consumi - 104° posto in Italia per variazione percentuale nel periodo 2010/2012 - che colloca la provincia di Salerno prima di quella napoletana, ma dietro quelle di Benevento, Avellino e Caserta. A ciò si aggiunga che il costo al metro quadrato di un’abitazione in zona semicentrale (settembre 2013) viene valutato pari a 2.850 euro, il più alto in Campania dopo, naturalmente, Napoli. 
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    I numeri dell'economia

    L’analisi del Centro Studi Ance Salerno su dati Istat Crisi: Campania “bloccata” da costruzioni e servizi

    Il Report “Conti Economici Regionali” conferma le criticità del settore campano dell’edilizia 
    Lombardi (Ance Salerno): “Filiera costruzioni strategica per rilancio economia regionale”

    Antonio Lombardi
    La contrazione del Pil in Campania nel periodo 2012/2009  è da attribuirsi – secondo l’Istat – principalmente ai settori delle costruzioni  e dei servizi. Il dato si evince dal Report “Conti Economici Regionali”.  In Campania il settore dell’edilizia ha rallentato la dinamica del Pil attestandosi al - 0,9%, mentre i servizi hanno fatto segnare un -2,2%. A seguire l’industria con -0,2% e l’agricoltura con -0,1%. Complessivamente il Pil nel periodo 2012/2009 si è attestato in Campania al -4,3%.  Nel periodo 2012/2011 il Pil regionale ha registrato, invece,  un -2%.  [continua]




    Approfondimenti

    Sondaggio Confesercenti-Swg/In grave difficoltà la maggioranza dei nuclei familiari La tredicesima? Per mutui e bollette

    Più occupazione e meno tasse: le due priorità segnalate dal panel degli intervistati
    Grande attenzione per gli accenni di ripresa dell’economia, ma il Natale resta difficile

    Più occupazione e meno tasse. Questi i principali desideri che gli italiani esprimono in vista delle festività natalizie secondo l’ultimo sondaggio Confesercenti-SWG, pubblicato nei giorni scorsi, che mostra un quadro ancora difficile per il “sentiment” del Paese, ma, comunque, proteso verso la speranza, stato d’animo diffuso soprattutto per quanto riguarda gli ultracinquantenni. Secondo il sondaggio Confesercenti-SWG sarebbero 26,9 milioni, ovvero il 56% del totale, gli italiani che indicano come priorità per il Paese la creazione di occupazione, mentre 12,9 milioni, il 27% del campione, vorrebbero  [continua]




    Green Style

    Ismea/Pubblicato lo studio sulle strategie commerciali e di marketing delle cooperative Agroalimentare, export contro la crisi

    La stagnazione della domanda interna “accelera” il processo di internazionalizzazione
    Le imprese segnalano rapporti sbilanciati a favore del circuito della grande distribuzione

    E’ stato pubblicato lo studio, realizzato da Ismea - con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, svolto nel secondo semestre 2012 – sul tema: “Strategie commerciali e di marketing delle Cooperative agroalimentari”, che raccoglie i risultati di un'indagine qualitativa condotta presso un campione di 80 cooperative agroalimentari e attraverso interviste face to face ad interlocutori della distribuzione organizzata e del commercio all'ingrosso. L’obiettivo è stato quello di analizzare l’aspetto delle scelte e delle politiche commerciali e di marketing del settore della cooperazione agroalimentare, con una particolare attenzione al rapporto con le catene della grande distribuzione e della distribuzione organizzata. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    Il presidente del Censis: “Cambia tutto, ma nessuno sembra accorgersene” Sviluppo “locale” e nuovi protagonismi

    De Rita: “Progetti e decisioni si affollano senza una logica unitaria”
    Continua a mancare un’interrelazione virtuosa tra pubblico e privato

    La rilevanza strategica dei territori, ma, più specificamente, degli attori locali dello sviluppo è sempre più al centro dell’attenzione di analisti e studiosi in questa difficile fase dell’economia globale/glocale. A non rendersene pienamente conto, purtroppo, soprattutto al Sud, sono proprio quelle componenti che dovrebbero recuperare una stagione di nuovo protagonismo dal basso. Sono proprio loro che, invece, si stanno rinchiudendo sempre più a riccio in una dimensione difensiva, che si perde molto spesso nella ricerca di una competitività destinata per forza di cose a non essere vincente per cause esterne alle dinamiche più strettamente imprenditoriali e produttive. Giuseppe De Rita (nella foto), in un intervento pubblicato sul Corriere della Sera di domenica 1 dicembre, delinea lo scenario attuale, mettendo al centro dell’attenzione alcuni concetti estremamente importanti.  [continua]




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