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  • Glocal di Ernesto Pappalardo

    Definiti gli “schieramenti” in campo, la campagna elettorale per le comunali entrerà finalmente nel vivo? Le nuove “idee” per Salerno Il “confronto” tra i candidati sovrasta di gran lunga la necessità di provare ad offrire ai cittadini votanti progettualità in qualche modo alternative a quelle dominanti. Prevale lo scontro anche personale rispetto ai programmi. Ma non è una novità.
     

    Le elezioni per il sindaco ed il consiglio comunale di Salerno si avviano alla fase più importante. Dopo la definizione delle liste, dovrebbero emergere i programmi, le idee. Insomma, la parte “nobile” del confronto tra quello che resta dei partiti, quel poco di approccio “culturale” che sopravvive oltre i leaderismi – veri o presunti – che giganteggiano negli opposti schieramenti. E, invece, fino a questo momento – come di consuetudine, per la verità – si prosegue attraverso la sintesi di slogan più o meno riusciti, senza provare a dare, invece, un quadro esaustivo delle differenze che, pure, dovrebbero manifestarsi dopo vent’anni e passa di prevalenza delle liste che si rapportano al centrosinistra. In altre parole, il problema riguarda principalmente il centrodestra che, pur nella frammentazione delle posizioni, potrebbe trarre vantaggio dall’illustrare un’altra Salerno “possibile” rispetto alla consolidata rappresentazione della Salerno che ha preso forma negli anni del sindacato dell’attuale presidente della Regione Campania. [continua]




    Green Style di Mario Gallo

    I dati resi noti nel corso dell’ultima edizione della manifestazione che si svolge ogni anno a Verona. Il vino “bio” vale 205 milioni Tutti positivi gli indicatori che riguardano questa particolare tipologia di produzione. Il giro d’affari è realizzato per 1/3 sul mercato interno (68 milioni) e per la restante parte (137 milioni di euro) all’estero  (+38% rispetto all’export del 2014).

    In Italia la superficie coltivata a vite con metodo biologico sta registrando, in questi ultimi anni, un incremento superiore alla crescita media del settore “bio”. Gli ultimi dati, resi noti nel corso dell’ultima edizione del “Vinitalybio”, conclusasi nei giorni scorsi a Verona, indicano nel 2014 una crescita della superficie del 6,51% rispetto al 2013 (dai 30.000 ha del 2005 agli oltre 70.000 ha del 2014). Tale aumento di superficie è superiore alla crescita media nazionale della SAU bio nello stesso periodo (+5,8%). [continua]




    L'intervista

    La best practice della cooperativa nata a Tramonti ventisette anni fa e che occupa 250 addetti. “Impresa sociale? Anche al Sud è possibile” Il presidente di “Gea” Claudio Romano: “Occorre sicuramente il cuore, ma il rigore gestionale consente di programmare e di crescere, nonostante i ritardi del pubblico e la mancanza di una pianificazione complessiva degli interventi per migliorare i servizi di assistenza ai soggetti svantaggiati”.

    Claudio Romano – presidente della Cooperativa Sociale “Gea”
    (Er.Pa.) - “Fare impresa sociale è possibile anche al Sud, anche in provincia di Salerno, provando a tenere insieme la necessaria managerialità, l’indispensabile approccio incentrato sull’equilibrio dei fattori gestionali ed il valore più importante per tutti gli operatori del sociale: la centralità della persona. Noi possiamo dire – a distanza di 27 anni dall’atto di nascita – che ci stiamo riuscendo”. Claudio Romano – presidente della Cooperativa Sociale “Gea” (nata a Tramonti, Costiera Amalfitana nel 1989) – 50 anni, fisioterapista, sintetizza i numeri di quella che a tutti gli effetti è una “buona pratica” in grado di sfoggiare numeri significativi: 115 soci/lavoratori, 250 dipendenti, un fatturato che si attesta intorno ai 5 milioni di euro, con una forza/lavoro che per l’85 per cento è costituita da donne. [continua]




    Lo speciale

    Il Governo ha annunciato il rifinanziamento delle misure agevolative disciplinate dal decreto legislativo 185/2000. Stanziati 40 milioni per l’auto-impiego Il provvedimento - a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc 2014/2020) – è destinato a disoccupati o a persone in cerca di prima occupazione che intendono mettersi in proprio ricorrendo a tre opzioni: lavoro autonomo, microimpresa e franchising. Invitalia curerà la selezione delle domande e l’erogazione dei fondi.

    Gaetano Longobardi (contributipmi.it)
    di Gaetano Longobardi*
    Nella seduta del 1° maggio scorso, nell’ambito di un più ampio ed articolato pacchetto di provvedimenti, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) ha assegnato 40 milioni di euro - a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020 - al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il rifinanziamento dello strumento agevolativo cosiddetto “Autoimpiego” nelle Regioni del Sud (disciplinato dal Titolo II del decreto legislativo 185/2000), che prevede contributi a favore di piccole iniziative imprenditoriali. Si tratta di un’importate provvedimento che riposiziona al centro della strategia del Governo per il sostegno all’’occupazione nelle aree svantaggiate una misura che ha prodotto fino ad oggi risultati estremamente positivi.
    *Fondatore ed Amministratore del sito www.contributipmi.it
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    Il lavoro

    I dati evidenziano la tendenza alla riduzione delle assunzioni in presenza della “contrazione” del sostegno statale. Cala il bonus? Calano i contratti Il quadro delineato dall’Istat a fine febbraio conferma che c’è poco di cui gioire: 97mila occupati in meno, disoccupazione all’11,7% ed il 39,1% di senza lavoro a fronte del costo di circa 20 miliardi per la decontribuzione.

    Con la riduzione dello sgravio contributivo crolla l'occupazione
    Capita che, a volte, si spera di non avere ragione. Ma in questo caso non si tratta di aver capito prima degli altri cosa stesse per accadere, si tratta semplicemente di prendere coscienza che l’Italia non è ancora uscita dalla crisi. Sto parlando della disoccupazione e dei dati relativi alle assunzioni. L’ultimo bollettino ISTAT disponibile - febbraio 2016 – presenta numeri che congelano le speranze di chi è in cerca di occupazione; “Nemo propheta in patria” è quanto mai la frase giusta per puntare il dito contro chi continua a parlare di “polemiche irreali su dati comunque in controtendenza rispetto al passato” e contro chi insiste a dire che “si tratta di un mercato del lavoro oscillante che non modifica la tendenza positiva dell’occupazione nel medio periodo”. [continua]




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