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  • Lo Speciale

    Dati Bankitalia/ Gli scenari relativi al primo semestre 2014 inerenti i flussi finanziari Stretta creditizia, uno spiraglio per le famiglie

    Ma nel corso del 2013 la contrazione complessiva dei prestiti è stata del - 1,9 per cento 
    Nel periodo 2005-2013 la quota di nuovi mutui agli under 35 risulta in calo di 9 punti

    Il 2014 dovrebbe essere un anno meno difficile per le relazioni tra banche e famiglie. In pratica - è scritto nel rapporto della Banca d’Italia (Economie regionali/ L’economia della Campania/Numero 15 - giugno 2014) – “ (…) nel 2013 si è attenuato il calo della domanda di credito, che, nelle previsioni degli intermediari, tornerebbe a crescere nel primo semestre del 2014”. In altre parole “l’inasprimento delle condizioni di offerta alle famiglie si sarebbe arrestato nella seconda parte del 2013: segnali di distensione provengono dalle condizioni di costo mediamente applicate sui mutui e, in minor misura, dal rapporto tra ammontare del finanziamento e valore dell’immobile”.
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    Approfondimenti

    Osservatorio Ance Salerno/Lo scenario delineato dall’analisi Symbola-Unioncamere Industria culturale, la Campania fa “flop”

    Solo tredicesima nella graduatoria tra le regioni per la produzione di valore aggiunto 
    Resta ancora basso  il tasso di incidenza occupazionale sul totale della forza/lavoro 
    Lombardi: “Necessario ricorrere subito alla gestione manageriale dei siti archeologici”

    L’industria della cultura in Campania produce il 4,4% del valore aggiunto, incidendo per il 4,5% sul mercato dell’occupazione. Con questi risultati la Campania si colloca al 13° posto nella graduatoria tra le regioni per la produzione di valore aggiunto e al 16° in quella per l’incidenza occupazionale. È quanto emerge dal Rapporto 2014 “Io sono cultura–l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche presentato a Roma lo scorso 16 giugno. I dati sono stati estrapolati dal Centro Studi di Ance Salerno che ha anche evidenziato gli indicatori riferiti alle province della Campania ed alle regioni dell’Obiettivo Convergenza. 
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    I numeri dell'economia

    Censis/Gli appuntamenti del ciclo “Un mese di sociale” sul tema “I vuoti che crescono” Laureati? Occupati in professioni con “skill” medio-bassi Il fenomeno dell’overeducation colpisce le lauree “deboli” (Scienze Sociali ed Umanistiche, 43,7%) e quelle ritenute “forti” (Scienze economiche e Statistiche (57,3%)

    Per il sistema educativo italiano emerge un quadro molto critico dalla riflessione che si è sviluppata nel corso del terzo dei quattro incontri del tradizionale appuntamento del “Censis” - “Un mese di sociale” - dedicato quest’anno a “I vuoti che crescono”. Sul tema “Il vuoto della sfiducia crescente nella scuola” si sono succeduti gli interventi del Presidente del Censis Giuseppe De Rita, del Direttore Generale Giuseppe Roma, della responsabile del settore Formazione Claudia Donati, di Luigi Berlinguer, Presidente del Comitato per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica del Miur, di Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni, e di Stefano Molina, dirigente di ricerca della Fondazione Giovanni Agnelli.
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    Green Style

    Analisi Coldiretti/Ixè. I riflessi della crisi sui budget delle famiglie per l’estate Vacanze, più partenze ma cala il fatturato

    Si punta al risparmio “tagliando” le giornate di permanenza nelle località di soggiorno
    Tra le mete preferite primeggia sempre il mare, destinazione principale per il 71% dei turisti

    Aumento delle partenze, ma spesa più contenuta. Queste le principali indicazioni emerse da una analisi della Coldiretti/Ixè in merito alle vacanze degli italiani nell’estate 2014. Si tratterà, quindi, di vacanze all’insegna del low cost, con risparmi sensibili relativamente alla scelta dell’alloggio e della località e rispetto alla durata della vacanza. I tagli effettuati dai vacanzieri si rifletteranno anche sul numero dei partenti, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno per un totale di oltre 24 milioni. Ma, nonostante l’incremento delle partenze estive, il fatturato complessivo previsto nell’estate 2014 sarà di oltre 10 miliardi di euro inferiore a quello registrato nell’estate 2008, con un taglio del 25% dei budgets familiari. Ma a frenare gli incassi turistici nazionali, oltre la crisi, è anche il caro-spesa per hotel e ristoranti, superiore in Italia del 10% rispetto alla media europea, così come evidenziato sempre dalla Coldiretti sulla base dei dati Eurostat del 2013.
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    Glocal di Ernesto Pappalardo

    La sorpresa arriva dall’analisi dei modelli di fare business radicati nelle comunità locali Imprese “coesive” e valore dei territori

    In tempi di crisi e di revisioni al ribasso delle proiezioni sul Pil, fa piacere constatare che la tipologia tutta italiana della piccola (micro) impresa “coesiva”, saldamente, cioè, radicata nel territorio (e nei distretti, anche in quelli che lo sono più come narrazione mediatica che per forma strutturale), resiste. Anzi, è capace di adottare la “resilienza” come atteggiamento sistemico per provare a non rimanere ingabbiata nelle dinamiche del lento ed inesorabile declino (soprattutto al Sud). Ma quali sono le imprese che è possibile definire “coesive”? Sono quelle - spiegano gli autori del rapporto  “Coesione è Competizione-Le nuove geografie della produzione del valore in Italia” realizzato da Consorzio Aaster, Fondazione Symbola e Unioncamere - “fortemente legate a comunità di appartenenza e territorio in cui operano, che investono nel benessere economico e sociale, nelle competenze e cura dei propri lavoratori, nella sostenibilità, nella qualità e bellezza, radicate nella filiera territoriale e tese a soddisfare le esigenze di fornitori, clienti e stakeholder in generale, che hanno relazioni con il non profit e le istituzioni territoriali”.
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