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  • Glocal di Ernesto Pappalardo

    Diventa sempre più difficile distinguere tra notizie e “narrazioni” con l’effetto di generare comportamenti anomali. Il sentiment? Prevale sulla realtà Nella società del’info/comunicazione il percepito (l’esito finale del racconto mediatico) si mescola con la realtà  e genera comportamenti sorprendenti.

    Diventa sempre più difficile orientarsi nell’offerta quotidiana di informazione relativa alle dinamiche dell’economia e della politica. L’impresa è ancora più ardua se proviamo a fare riferimento alla lettura degli indicatori che riguardano ambiti importanti come l’occupazione, lo sviluppo, l’andamento delle aziende e dei vari comparti produttivi, del risparmio, dei consumi, etc etc.  [continua]




    Lo Speciale

    L’analisi dei dati relativi all’afflusso alle urne nei turni amministrativi nella nostra provincia.
     
    Corsa al voto, ecco i numeri Nel territorio salernitano la percentuale dei votanti (72,7%) sul totale degli aventi diritto è ben più alta rispetto alla media regionale (69,5%) e nazionale (62,1%).

    Percentuali alte di votanti nel Salernitano
    Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione di Salerno) venerdì 19 maggio 2017.
    di Paolo Coccorese
    ed Ernesto Pappalardo
    Esistono elettorati “pigri” ed elettorati “motivati”? Ci sono aree della provincia di Salerno e singoli comuni dove le percentuali di votanti raggiungono tassi “bulgari” - addirittura superiori all’80% - mentre in altri (pochi) si resta fermi anche sotto il 50%. Ma è evidente che nel territorio salernitano la percentuale dei votanti sul totale degli aventi diritto (72,7%) è ben più alta anche rispetto alla media regionale (69,5%) e nazionale (62,1%). Solo la provincia di Caserta, con il 75,5%, raggiunge un picco superiore a quella di Salerno.  [continua]




    Lo speciale

    La selezione tiene conto di 8 criteri di riferimento. I “suggerimenti” di SalernoEconomy. Salerno Capitale della cultura? Il Governo ha pubblicato il nuovo bando. Per il 2020 la domanda dev’essere presentata entro il 31 maggio,  il dossier  più specifico entro il 15 settembre.

    Il logo scelto per la Capitale Italiana della Cultura 2020
    di Alfonso Schiavino
    Fino al 31 maggio le città possono candidarsi per diventare Capitale italiana della cultura 2020. La corsa richiede una miscela di cultura, partecipazione, leganti sociali e spirito d’innovazione. Salerno può mettersi in gioco?   [continua]




    Green Style a cura di: Medicert

    La ricerca presentata in occasione dell'Assemblea annuale di Federvini. E il vino traina i consumi Il Censis: “Il 93,2% dei consumatori sceglie in base alla qualità e non al prezzo”. Il prodotto  deve essere Made in Italy (per il 91,2%), Dop (Denominazione di origine protetta: 85,9%) o Igp (Indicazione geografica protetta: 85,4%).

    L’approccio più “colto” ai consumi si riflette con particolare evidenza nelle dinamiche degli acquisti che riguardano il vino. In questo segmento la spesa cresce di più. “Nel biennio 2013-2015 la spesa delle famiglie per il vino è aumentata del 9% in termini reali,  mentre i consumi complessivi hanno registrato un incremento del 2% e la spesa alimentare solo dello 0,5%. Il consumatore evoluto e informato è pronto a mettere più soldi su beni che incorporano un elevato valore immateriale.  [continua]




    Approfondimenti

    Elaborazioni in base alla ricerca Ispos (marzo 2017). Maggiore attenzione alla qualità dell’alimentazione e all'impatto sulla salute. Più tempo dietro i fornelli Coldiretti. In media un’ora e mezza (+20% su base annua) per preparare i pasti durante il giorno. In cucina crescono gli uomini (anche giovani).

    La food-mania č sempre pių contagiosa
    Il cambiamento nello stile dell’alimentazione - caratterizzato in maniera preminente da una maggiore attenzione agli aspetti collegati all’impatto del cibo sulla salute – determina anche un aumento del tempo dedicato alla preparazione delle pietanze. La  Coldiretti evidenzia una vera e propria “svolta in cucina dove gli italiani trascorrono in media un’ora e mezza per preparare i pasti durante il giorno, con un aumento del 20% del tempo rispetto allo scorso anno”.  [continua]




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