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  • I numeri dell'economia

    Boom nel Mezzogiorno. Secondo le stime dello studio presentato nei giorni scorsi è possibili creare a livello nazionale 100mila posti di lavoro nei prossimi due anni.
     
    Più bar e ristoranti, meno negozi I dati dell’Osservatorio Confesercenti. Campania seconda in Italia (alle spalle della Sicilia). Tra il 2012 ed il 2016  questa tipologia di esercizi è passata da 29.972 a 33.580 strutture con un incremento di 3.608 unità (+ 12 per cento). Ben al di sopra della media-Italia (+8,3%) e della media Sud e Isole (+10,8%).

    In aumento in Campania bar e ristoranti
    (Er.Pa.) – La nuova risposta del commercio per fronteggiare e sconfiggere la grande crisi? Meno negozi tradizionali, più bar e ristoranti. La Campania è la seconda regione d’Italia per questa tipologia di dinamica di crescita. Tra il 2012 ed il 2016 bar e ristoranti sono passati da 29.972 a 33.580 con un incremento in valori assoluti di 3.608 esercizi ed in termini percentuali del 12 per cento. Ben al di sopra della media-Italia (+8,3%) e della media Sud e Isole (+10,8%). Solo in Sicilia si sono registrati numeri superiori alla nostra regione, dietro la quale si collocano Lazio e Puglia. E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio Confesercenti sulla Nati-Mortalità delle Imprese del Turismo e del Commercio rese note nei giorni scorsi. [continua]




    Lo speciale

    E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) del 21 giugno 2016. Artigianato digitale? Sfida possibile L’agevolazione - rivolta anche alla manifattura sostenibile - prevede un finanziamento del 70% di cui il 50% a tasso zero e il 20% a fondo perduto. Incentivata la creazione di centri per l’artigianato digitale, incubatori e strutture finalizzate all’erogazione di servizi di fabbricazione digitale. 

    Gaetano Longobardi (www.contributipmi.it)
    di Gaetano Longobardi*
    E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) del 21 giugno 2016 che ripropone, semplificandolo, il bando denominato “Artigianato digitale e Manifattura sostenibile”. L’agevolazione prevede un finanziamento del 70% di cui il 50% a tasso zero e il 20% a fondo perduto.
    Si tratta di un bando particolarmente rilevante dal punto di vista della strategia di rilancio dell’economia delle regioni meridionali. Il problema centrale da risolvere – è bene ribadirlo – resta quello dell’occupazione giovanile e della crescita dimensionale delle imprese. Le emergenze più avvertite restano queste in un contesto alle prese con dinamiche economiche e produttive complesse anche in una fase che, comunque, appare connotata da “germogli” di ripartenza.  
    *Fondatore ed Amministratore del sito contributipmi.it
      [continua]




    Lo speciale 2

    A Vallo della Lucania nei giorni scorsi è stata organizzata la cerimonia di presentazione del nuovo distaccamento.  “Missione” nel Parco, ecco le guardie dell’Anpana Circa trenta volontari indosseranno la divisa con l’obiettivo di ridurre i reati ambientali attraverso azioni sanzionatorie, ma anche garantendo la semplice presenza ed attivando iniziative di sensibilizzazione.

    Luca Iovine
    di Luca Iovine*

    A metà settembre si è svolta a Trento, la città a più elevata qualità della vita non solo in Italia ma anche in Europa, la settimana mondiale delle Smart Cities. Le città, come gli uomini, hanno diverse forme d’intelligenza e la loro vivibilità non ha a che fare solo con fattori razionali (reddito pro-capite, tecnologia, etc.), ma anche con fattori sociali (coesione, formazione, livello generale di cultura). Intelligenza logica e sociale. Una città vivibile non si caratterizza solo per le infrastrutture e un buon welfare, ma anche per un alto livello di partecipazione dei suoi cittadini che hanno una responsabilità enorme in relazione alla qualità percepita dai visitatori. Una città accogliente deve avere cittadini con un alto livello di cultura dell’accoglienza. Una città “sostenibile” deve avere un alto livello di cultura ambientale. 
    Se il riferimento principale nel contesto nazionale è senza dubbio questo, si rivela molto apprezzabile l’iniziativa che si è tenuta a Vallo della Lucania nei giorni scorsi dove è stata organizzata la cerimonia di presentazione del distaccamento dell’Anpana (le guardie ambientali e zoofile del Parco del Cilento Vallo di Diano). 
    @LucaIovine6
    *Company Trainer
    [continua]




    Green Style di Mario Gallo

    Segnali incoraggianti che confermano il nuovo fermento in atto nel comparto anche dal punto di vista dell’innovazione dei processi produttivi.
     
    Lavoro agricolo under 35 al + 9% Il miglioramento del trend dell’occupazione nazionale si riflette in maniera amplificata nel settore primario (+6,5%), Aumenta anche il valore aggiunto che ha sfiora i 7, 3 miliardi di Euro (+1,8%). Coldiretti: “Agricoltura 4.0 strategica per l’economia”.

    “I dati nazionali sull'occupazione diffusi dall'Istat - spiega Ismea in nota stampa - relativi al secondo trimestre del 2016 indicano una tendenza particolarmente positiva nel settore agricolo: con una crescita degli occupati del 6,5% (rispetto al secondo trimestre del 2015), l'agricoltura riporta, in termini relativi, un risultato migliore di quello medio nazionale. Un contributo particolarmente significativo viene dalla componente under 35: i giovani che trovano lavoro nel settore agricolo sono circa 16.200 in più rispetto al corrispondente periodo del 2015, e crescono quindi del 9,1%. Rispetto al dato medio nazionale del +6,5%, l'occupazione agricola aumenta soprattutto al Nord (+9,4%), meno nel Mezzogiorno (+4,3%). In linea col valore medio, la crescita del Centro Italia. Anche relativamente all' occupazione giovanile il confronto con il dato nazionale è positivo per il settore: per il totale dell'economia la crescita del numero dei lavoratori con meno di 35 anni è stata del 4,5%”.  [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    C’è qualche collegamento tra la domanda di lavoro (soprattutto giovanile) e la crescita del circuito della ristorazione?
     
    Neoimprese e tasso di “sopravvivenza” Formazione e sostegno al credito sono i due asset strategici intorno ai quali fare ruotare accordi di partenariato pubblico/privato finalizzati a realizzare percorsi concreti e qualificati di avviamento delle attività under 35.

    C’è qualche collegamento tra la domanda di lavoro soprattutto giovanile e la crescita del circuito della ristorazione? Significa qualcosa che “mentre i negozi tradizionali continuano a diminuire - evidenzia uno studio della Confesercenti (vedi altro servizio in questa newsletter di venerdì 30.09.2016) - la crescita di bar e ristoranti non accenna a fermarsi” e che siamo di fronte ad “una performance in decisa controtendenza rispetto a quella registrata dalle imprese del commercio in sede fissa, diminuite nello stesso periodo del 3,5%”? E’ possibile, cioè, legare il fiorire di questo tipo di attività alla ricerca di una porta di accesso non secondaria al mondo produttivo di migliaia e migliaia di giovani che con coraggio scelgono di mettersi in campo con tutti i rischi del caso? I dati specifici della Campania sembrano confermare la tesi che una correlazione, in qualche modo, sia rintracciabile.  [continua]




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