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  • Lo Speciale

    In attesa del compimento dell’iter procedurale del provvedimento varato dal Governo si rinsalda l’unità d’intenti della rappresentanza delle categorie produttive. Porto, le imprese serrano i ranghi Forte prova di coesione a conferma della piena condivisione delle preoccupazioni espresse da Assotutela in merito agli effetti della riforma delle Autorità Portuali. L’obiettivo resta il mantenimento dell’autonomia gestionale ed operativa dello scalo salernitano.

    La firma di A. Prete, M. Maccauro e A. Gallozzi
    La netta contrarietà del mondo economico e produttivo salernitano al provvedimento varato dal Governo Renzi in merito all’accorpamento delle Autorità Portuali di Salerno e Napoli ha preso forma in maniera sostanziale attraverso una lettera firmata dal presidente della Camera di Commercio Andrea Prete e dai presidenti delle associazioni della rappresentanza categoriale. L’iniziativa – dopo la presa di posizione del Consiglio Comunale che ha approvato all’unanimità un documento di analogo contenuto – conferma che la risposta della comunità provinciale è stata fortemente coesa ed univoca: senza alcuna diversificazione rispetto al contenuto di una riforma che viene unanimemente giudicata inadeguata alla soluzione dei reali problemi della portualità italiana, esponendo, nello stesso tempo, a gravi rischi operativi e gestionali proprio lo scalo di Salerno che viene ritenuto una vera e propria best pratice dal punto di vista dell’efficienza e della competitività grazie ad un connubio virtuoso tra la componente privata e quella pubblica. [continua]




    Il lavoro

    Forti perplessità su uno strumento introdotto per contrastare fenomeni di illegalità diffusa. “Voucher”, scorciatoia per il nero? I numeri pubblicati dall’Inps parlano chiaro: 115 milioni di buoni lavoro nel 2015, 69 milioni nel 2014 e 36 milioni nel 2013. Un sonoro +67,5% in 12 mesi che evidenzia l’entità di un fenomeno bisognoso di approfonditi controlli.

    Dopo la crociata contro i co.co.co. quella contro i voucher
    Abbiamo eliminato dal nostro mondo del lavoro i contratti a progetto tacciati da molti come la causa principale del precariato italiano, dimenticando sovente le responsabilità che inevitabilmente ricadono su chi doveva controllare la corretta applicazione della norma. Finita la crociata contro i co.co.co. e co.co.pro. è iniziata la crociata contro i Voucher: lo strumento che permette di rendere una prestazione accessoria, del valore netto orario di € 7,50, senza ricorrere all’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato. [continua]




    Green Style di Mario Gallo

    Approvato dal Parlamento Europeo il regolamento che consente l’importazione aggiuntiva senza dazi. Olio tunisino, produttori in rivolta Agrinsieme: “Opportuno alzare il livello di attenzione nell'attività di controllo per contrastare possibili contraffazioni e fare emergere il vero prodotto italiano”. Coldiretti: “Un grave errore”.

    Con 500 sì, 107 no e 42 astenuti il Parlamento Europeo ha approvato il regolamento che permette l’importazione di 35.000 tonnellate aggiuntive di olio d’oliva proveniente dalla Tunisia senza dazi nell’Unione Europea. Il provvedimento, che si inserisce all’interno del pacchetto d’aiuti d’urgenza al Paese nordafricano, avrà valore nel biennio 2016-2017. Forti critiche all’approvazione della norma sono state mosse da Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, e Coldiretti. [continua]




    L'acquario di Luca Iovine

    I recenti dati Ismea/Unioncamere confermano le potenzialità di sviluppo legate al comparto della terra. La sorpresa dell’agro/lavoro Valore aggiunto, occupazione, export, redditività: il settore primario cresce più degli altri settori. Rallenta la contrazione del tessuto produttivo. Alta la partecipazione delle donne: 4 imprese agricole su 10 sono nate su iniziativa femminile (nel I semestre 2015).

    Nel 2015 è migliorata la redditività del settore agricolo nazionale
    E’ in atto già da qualche tempo, ormai, una tendenza che viene adesso confermata in maniera consistente dai numeri. L’agricoltura rappresenta senza dubbio una risorsa fondamentale per il sistema/Italia in termini di produzione e di valore aggiunto, ma anche – ed è questa la notizia che maggiormente diventa significativa – dal punto di vista della capacità occupazionale, soprattutto per i giovani e per le donne. In altre parole, il comparto che veniva trattato fino a pochi anni fa come il “parente povero” della nostra economia, ora è diventato un attrattore di capitale umano anche ad alta formazione. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    La disgregazione dei partiti ha prodotto la disaggregazione dell’area moderata che si ritrova anche a livello locale senza una rappresentanza ben identificata. C’era una volta il “Centro” Cattolici sempre più “tirati” per la giacca da tutti gli schieramenti in campo determinati ad accaparrarsi un voto particolarmente rilevante in termini quantitativi e qualitativi a Salerno e nell’intera provincia.

    Il discorso, per la verità, è abbastanza vecchio. Ma continua a stimolare l’attenzione dei partiti o di quello che ne resta. Il voto dell’area moderata - che si è confermato determinante, per esempio, nel caso delle elezioni regionali - è da sempre l’oggetto del desiderio di quello che nel corso degli anni è diventato l’ex Pci/Pds/Ds ed oggi Pd. Come, pure, l’origine di Forza Italia e dei suoi vari aggregati è legata a doppio filo con l’intento – per anni ben riuscito – di stabilizzare il voto centrista intorno alla leadership di Berlusconi. La mutazione genetica in atto nel Pd di Renzi ha, poi, introdotto una variante estremamente rilevante, confinando quella che oggi si definisce “sinistra Dem” all’opposizione di un partito chiaramente orientato verso l’elettorato post/democristiano, senza alcuna ritrosia (anzi) a captare anche quello di Fi e delle formazioni che provano a mantenersi nella scia dell’antico scudocrociato. [continua]




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