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  • Green Style di Mario Gallo

    Analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell’anno.  Lo spumante? Ha conquistato la Francia
    E’ stato calcolato che per ogni bottiglia di champagne stappata nei nostri confini ne vengano portate Oltralpe più di sei di spumante di bollicine Made in Italy. Resta, comunque, la netta differenza del valore medio del prodotto commercializzato (molto più alto per il Made in France).

    “Triplica la domanda di spumante italiano in Francia con le esportazioni che hanno fatto segnare un incremento record del 198% delle bottiglie di bollicine Made in Italy spedite nel 2016”. È questo uno dei tanti trend positivi che emergono dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell’anno che segnala un nuovo record storico per le spedizioni di spumanti italiani nel mondo. “I cugini francesi - sottolinea la Coldiretti - non hanno mai richiesto così tanto spumante italiano a fronte di una sostanziale stabilità negli arrivi di champagne francese in Italia tanto che per ogni bottiglia di champagne stappata in Italia ne vengono portate Oltralpe oltre sei di spumante italiano”. [continua]




    I numeri dell'economia

    I dati dell’Osservatorio Sana-Ice 2016 realizzato da Nomisma con il patrocinio di FederBio e AssoBio. La spesa delle famiglie si colora di “bio” Tutti gli indicatori più importanti sono in crescita: dalle superfici (+7,5% rispetto al 2014), agli operatori (+8,2% rispetto al 2014), alle vendite (+15% rispetto al 2014). 

    In crescita la spesa destinata dalle famiglie al bio
    Il biologico Made in Italy continua nella sua inarrestabile crescita, ma il potenziale resta ancora non del tutto espresso. In particolare, i margini di espansione sui mercati esteri sono ancora molto ampi in considerazione del grado di reputazione positiva molto elevato. “Tutti gli indicatori più importanti sono in crescita: dalle superfici (+7,5% rispetto al 2014), agli operatori (+8,2% rispetto al 2014), alle vendite (+15% rispetto al 2014). Ma non è solo il mercato interno ad ottenere ottimi risultati: l’export cresce addirittura del +408% rispetto al 2008 e del +16% rispetto a un anno fa”. Questi i tratti salienti della “fotografia” scattata dall’Osservatorio Sana-Ice 2016 - “Tutti i numeri del Bio”- promosso e finanziato dall’Ice in collaborazione con BolognaFiere e realizzato da Nomisma con il patrocinio di FederBio e AssoBio.  [continua]




    Lo speciale

    I dati dell’Osservatorio Confturismo (Confcommercio)-Istituto Piepoli confermano la ripresa in atto nel settore.   La spesa turistica? Stabile o in aumento Il valore dell'indice di propensione al viaggio registra nel mese di agosto il suo massimo storico. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno raggiunge un incremento del 6%, la crescita percentuale più alta dal mese di ottobre del 2015 (mese di chiusura di Expo 2015)”.

    Stabile o in aumento la spesa delle famiglie per le vacanze
    Il turismo si conferma uno dei settori trainanti per la ripresa dell’economia in questo scorcio di 2016. Incrociando i dati di diverse fonti si arriva all’individuazione di dinamiche in crescita rispetto al 2015: una tendenza che si inserisce in un quadro complessivo dell’economia non sempre lineare e, soprattutto, non omogeneo per settori. L’analisi dell’Osservatorio Confturismo (Confcommercio)-Istituto Piepoli aggiunge ulteriori elementi di valutazione in relazione ad un comparto che ha sofferto non poco negli anni scorsi a causa della riduzione del budget di spesa delle famiglie. [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    La centralità dell’alimentazione nell’ambito dei nuovi stili di vita è, ormai, un elemento predominante nelle dinamiche della spesa delle famiglie.  La sfida dei territori “green”  Si delinea un cambiamento di profondità, un nuovo approccio culturale al cibo in grado di offrire prospettive ed opportunità di crescita economica “complesse”, che determinano l’urgenza di legare tra di loro vari ambiti di produzione e di servizi. 

    La centralità dell’alimentazione nell’ambito dei nuovi stili di vita è, ormai, un elemento predominante nelle dinamiche della spesa delle famiglie. Naturalmente, l’incidenza del reddito riveste senza dubbio molta importanza nella determinazione dei budget, ma appare chiaro che anche quando non ci sono le migliori condizioni per privilegiare l’acquisto di cibo di elevata qualità, si tende in primo luogo a ridurre i volumi, pur di entrare in contatto con il “meglio” presente sugli scaffali. D’altro canto i numeri (fonte Nomisma) del “bio” (vedi altro servizio in questa newsletter di venerdì 16 settembre 2016) in costante e dirompente crescita in Italia - ma anche all’estero - parlano chiaro. Sono positivi tutti gli indicatori: superfici coltivate (+7,5% rispetto al 2014); operatori (+8,2% rispetto al 2014); vendite (+15% rispetto al 2014).  [continua]




    Lo speciale 2

    L’iniziativa è valida in tutta Italia e sostiene - nel rispetto del regolamento de minimis - progetti che prevedono spese per almeno 5.000 euro.  Mettersi in proprio? Si può fare  SELFIEmployment” è il fondo rotativo nazionale promosso dal Ministero del Lavoro e gestito da Invitalia. Dal 12 Settembre le domande per i giovani con meno di 29 anni. Finanziamenti a tasso zero, senza garanzie, fino a 50.000 euro. 

    Gaetano Longobardi (www.contributipmi.it)
    di Gaetano Longobardi*
    La voglia di fare impresa si conferma una caratteristica delle aree del Mezzogiorno e della Campania in particolare. Nella fascia di età giovanile ha preso forma, ormai da diverso tempo, la consapevolezza che di fronte alle difficoltà di ingresso nel circuito occupazionale, si può provare a mettersi in campo con l’obiettivo di ricavarsi un posizionamento dalla porta principale e non da accessi laterali o secondari. Naturalmente, non è del tutto semplice portare a compimento con successo un’operazione del genere, ma non mancano gli strumenti per il necessario sostegno finanziario. Basti pensare che – secondo una recente ricerca di Unioncamere aggiornata al 30 giugno di quest’anno – la provincia di Salerno si colloca nella top ten dei territori con il più alto tasso di incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese iscritte ai registri camerali. 
    *Fondatore ed Amministratore del sito www.contributipmi.it  [continua]




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