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  • Lo Speciale

    L’analisi di Unioncamere/Infocamere. In netto calo gli effetti non pagati all’incasso La crisi gela anche i protesti Nel 2014 in provincia di Salerno ne sono stati registrati 33.568. All’interno di questa massa di titoli risultano 29.152 cambiali con un importo medio di 1.414 euro. In virtù di questi dati Salerno si colloca al 45° posto nella graduatoria nazionale in ordine decrescente.

    Nel 2014 in provincia di Salerno registrati 33.568 protesti
    (Er.Pa.) - Nel 2014 in provincia di Salerno sono stati registrati 33.568 protesti con un importo medio di 1.805 euro. All’interno di questa massa di titoli risultano 29.152 cambiali con un importo medio di 1.414 euro. In virtù di questi dati Salerno si colloca al 45° posto nella graduatoria nazionale - elaborata da Infocamere per conto di Unioncamere - realizzata in base all’importo medio (in ordine decrescente) delle cambiali protestate. [continua]




    I numeri dell'economia

    I dati contenuti nel “Rapporto Immobiliare 2015-Settore Residenziale” dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 2 luglio scorso. Casa, valori in picchiata a Salerno Nel territorio del comune capoluogo variazione del -5,4% (con una media di 2.034 euro al metro quadro). Si tratta della contrazione più consistente a livello regionale. Ma cresce il fatturato. In Campania nel 2014 è stato pari a 4,230 mld con un incremento dell’1,5%.

    Il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi
    Nel 2014 le quotazioni delle case nel territorio del comune di Salerno sono diminuite del 5,4%, attestandosi a 2.034 euro al metro quadro. Si tratta della variazione negativa più consistente verificatasi in Campania. Per rendersi conto dell’entità della contrazione basta fare riferimento alla media Campania che nel periodo 2013/2014, sempre nel perimetro dei comuni capoluogo, si è attestata al -0,2%. Trend negativo anche per Caserta (-3,4%); Benevento (-2,3%); Avellino (-0,3%). Ma non per Napoli, che con un +0,8% contiene la dinamica con il segno meno inerente i capoluoghi.  [continua]




    Green Style

    Analisi Coldiretti/Ixè. Budget contenuti e massima attenzione ai potenziali risparmi. Vacanze quasi a km zero La spesa media ammonta a circa 500 euro a persona. Privilegiate le mete nella stessa regione di residenza (o in zone limitrofe). Tagli anche sulla durata del soggiorno e sul costo dell’alloggio.

    Il 59% degli italiani che andranno in vacanza questa estate ha preventivato un budget inferiore ai 500 euro a persona. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixè: nonostante siano aumentati a 30 milioni gli italiani adulti che hanno deciso di trascorrere una vacanza rispetto allo scorso anno, la spesa complessiva risulta in discesa raggiungendo il valore di 15,1 miliardi tra alloggio, alimentazione, servizi e svaghi. [continua]




    Approfondimenti

    Approvato il provvedimento relativo al percorso di riorganizzazione del personale. Ecco il demansionamento “light” “Desta qualche perplessità il rinvio (Decreto L.gs. 80/2015) alle sedi protette - per la stipula degli accordi necessari tra datore di lavoro e dipendente - che in questo modo diventano destinatarie di responsabilità di non poco conto”. 

    Con il D.Lgs. 80/2015 demansionamento meno rigido
    di Antonio Viviano*
    Le “mansioni” del lavoratore rappresentano da sempre un campo di “battaglia” complicato, dove datore di lavoro e lavoratore subordinato si “scontrano” al fine della corretta applicazione del CCNL con conseguenze anche sulla retribuzione del lavoratore. L’Art. 2103 c.c., che disciplina le mansioni del lavoratore, data la sua rigidità, non consentiva neanche forme di flessibilità anche se concordate con le organizzazioni sindacali; necessitava di un intervento in materia considerata anche la rapida evoluzione del lavoro con l’esigenza di professionalità chiamate ad adeguarsi velocemente al mutamento delle esigenze produttive.
    *
    Studio Viviano&Partners
    antonio@vivianoepartners.com [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    Il quadro sistemico dell’economia meridionale non segnala trend strutturali di ripresa. Neo-dirigismo regionale? No grazie E’ importante, invece, stimolare la costruzione di reti e di meta-distretti sulla base di meccanismi condivisi, fiscalmente attrattivi, automatici e senza nessuna intermediazione politica.

    Nell’attesa infinita di riuscire a vedere effetti più strutturali anche in Campania dei diversi interventi istituzionali già operativi (quelli varati dagli organismi europei e nazionali) o in qualche modo preannunciati (quelli più in ambito regionale della Giunta-De Luca), lo scenario economico e produttivo, per la verità, continua a caratterizzarsi più per un accenno (solo un accenno) di ritrovata fiducia, che per altro. A incrociare bene i dati provenienti da varie ed autorevoli fonti quel poco che si muove all’interno delle imprese sembra dovuto, in realtà, ad “aggiustamenti” organizzativi e gestionali in grado di captare incentivi fiscali (vedi alla voce nuova regolamentazione dei contratti di lavoro) o crediti d’imposta.  [continua]




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