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  • L'intervista

    Sviluppo/Il  dibattito sulle nuove “geografie” politiche al tempo della crisi europea Persico: “Le città intelligenti? Non hanno la sindrome di Sparta”

    L’economista partenopeo: “Il concetto di Area Vasta si conferma elemento propulsivo 
    per rivisitare i confini amministrativi e culturali delle città intese in senso classico”

    Nell’ambito della ridefinizione dei parametri della competitività dei territori ritorna centrale il tema - da tempo analizzato e “scandagliato” da salernoeconomy.it - dei processi di sviluppo e di riqualificazione progettuale in area vasta. E’ un tema “trasversale” che prende forma attingendo alle varie discipline collegate ai processi di trasformazione economica e produttiva, ambientale, urbanistica; insomma “culturale”. 
    Si riporta di seguito la sintesi di una conversazione con il Prof. Pasquale Persico, economista e studioso dei processi evolutivi in area vasta. (Er. Pa.).
    [continua]




    I numeri dell'economia

    IX Censimento Generale. L’analisi delle strategie e dei fattori del contesto competitivo Le imprese? Puntano sulla qualità, ma il credito le penalizza

    Istat: Atteggiamenti difensivi, grandi ostacoli dagli oneri burocratici ed amministrativi
    Soffrono soprattutto le aziende di piccole dimensioni, deficit manageriale molto diffuso

    Il sistema costituito dalle imprese italiane compete su più mercati, preferisce darsi modelli di gestione semplificati, ha attuato strategie di tipo difensivo nel periodo 2011/12, senza, però, fare a meno della qualità dei propri prodotti o servizi offerti, e trova grossi limiti alla propria competitività soprattutto da mancanza di risorse finanziarie, scarsità della domanda e oneri burocratici e amministrativi, ostacoli a volte insormontabili in particolar modo per le imprese di piccole dimensioni. Queste le principali informazioni emerse dal Report di approfondimento sulle tematiche oggetto della rilevazione svolta sulle imprese nell’ambito delle attività connesse al 9° censimento generale dell’industria e dei servizi, pubblicato dall’Istat con l’obiettivo di offrire un quadro generale delle strategie di impresa e dei fattori specifici e di contesto da cui esse dipendono. [continua]




    Green Style

    Istat/I dati contenuti nel report confermano i diversi trend in atto nei vari comprensori territoriali In Campania agriturismi in “picchiata”

    Record di cessazioni (-51 per cento) a causa del mancato adeguamento alla normativa regionale
    A livello nazionale si registra una lieve crescita del settore (0,3%), il Sud resta indietro (-13,2%)

    E’ stato pubblicato dall’Istat il Report, relativo all’anno 2012, che fotografa la situazione inerente le aziende agrituristiche presenti sul territorio nazionale. La leggera crescita, a livello nazionale, del numero delle aziende agrituristiche registrata nel 2012 (+0,3%), che ne ha portato il numero complessivo a 20.474 unità (61 in più rispetto all’anno precedente), nasconde una differente evoluzione del settore a livello territoriale: in particolare, rispetto al 2011, si rilevano incrementi del numero delle attività agrituristiche del 5,8% e del 2% rispettivamente nel Nord Ovest e nel Centro, mentre il Sud segnala un dato nettamente negativo (-13,2%), condizionato dal notevole ridimensionamento delle attività registrato in Campania (-51%), dove il mancato adempimento alle normative regionali da parte di una grossa fetta degli agriturismi attivi ha portato ad un totale di 450 cessazioni, pari al 36,7% del totale nazionale, per un saldo negativo di 424 unità. [continua]




    Approfondimenti

    Confindustria/La piattaforma programmatica presentata all’assemblea Maccauro: Bond e capitale sociale per rilanciare il territorio

    Il presidente degli industriali ha proposto alla Regione il modello Trentino
    per attivare un pacchetto di investimenti a sostegno del tessuto delle Pmi

    Mauro Maccauro e Stefano Caldoro
    Il presidente degli industriali Mauro Maccauro nel corso dell’assemblea pubblica di Confindustria Salerno che si è svolta nei giorni scorsi ha  lanciato una serie di proposte operative alla Regione Campania. In relazione al “Fondo di sviluppo per le imprese” costituito dalla Regione ha auspicato al più presto la pubblicazione delle “Linee Guida” per renderlo immediatamente operativo, ed ha avanzato la richiesta di aumentare la dotazione del Fondo e di elevare il tetto della partecipazione nel capitale delle imprese ad almeno 1.000.000 di euro, anche sulla base dell’esperienza portata avanti con successo in Trentino Alto Adige dove la Regione ha appostato in bilancio per lo stesso obiettivo 500 milioni di euro”. Ulteriore best practice richiamata da Maccauro quella messa in campo dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto “che hanno costituito un’unica Sgr con l’obiettivo, tra gli altri, di supportare le aziende con un fatturato compreso tra 10 e 100 milioni”.  [continua]




    Glocal di Ernesto Pappalardo

    I problemi/Le soluzioni. Dopo l’assemblea degli industriali salernitani La logica del territorio? Oltre il localismo inconcludente

    In altre aree d’Italia le agglomerazioni produttive si mettono in rete per “ripartire”
    Manca ancora il pieno recupero dello spirito civico alla base di percorsi condivisi

    In un momento di generale confusione politico/istituzionale a tutti i livelli, mentre va avanti il film di una legge di stabilità che di fatto si sta rivelando il principale fattore di instabilità sociale, economica eccetera; appare in tutta la sua coerenza una verità indiscutibile: bisognerà fare da soli. Senza attendersi aiuti da nessuno, anche da parte di chi istituzionalmente dovrebbe porsi il problema di assumersi almeno le minime responsabilità inerenti il ruolo che ricopre. [continua]




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